Santa Croce. Le misure del sindaco Iurato per garantire l’ordine pubblico

“I nos­tri con­cit­ta­di­ni hanno bi­so­gno di es­se­re ras­si­cu­ra­ti, di po­te­re con­ti­nua­re a vi­ve­re la loro vita con es­tre­ma tranquillità. Fin quan­do sarò sin­da­co, mi adopererò per met­te­re in campo tutti gli stru­men­ti a dis­po­si­zio­ne per­ché ciò ac­ca­da”. E’ quan­to sot­to­li­nea il primo cit­ta­di­no di Santa Croce Ca­me­ri­na, Fran­ca Iu­ra­to, non es­sen­do­si an­co­ra spen­ta l’eco dell’ep­iso­dio di sa­ba­to scor­so, du­ran­te la festa di San Giu­s­ep­pe, che lo st­es­so sin­da­co non esita a de­fi­ni­re “grave e in­cre­s­cio­so anche per­ché ac­ca­duto du­ran­te un mo­men­to di con­di­vi­sio­ne im­por­tan­te per la comunità. E’ op­por­tu­no met­te­re in ri­lie­vo che come Am­mi­nis­tra­zio­ne co­mu­na­le – con­ti­nua – sti­a­mo as­su­men­do tutti i pro­v­ved­imen­ti del caso per fare in modo che ques­ti fe­no­me­ni pos­sa­no es­se­re de­bel­la­ti. Già la set­ti­ma­na pre­ce­den­te la festa, ero stata dal pre­fet­to di Ra­gu­sa per sen­si­bi­li­z­za­r­lo e ri­chie­de­re un mag­gio­re con­trol­lo del ter­ri­to­rio”. Il sin­da­co, però, fa dei di­stin­guo. “Mi dis­pia­ce, e su ques­to bi­so­gna es­se­re chia­ri sino in fondo – con­ti­nua – che ci sia chi, stru­men­ta­li­z­zan­do l’ac­ca­duto, voglia col­ti­va­re sen­ti­men­ti xe­no­f­o­bi, ad­di­rit­tu­ra pro­muo­ven­do in ma­nie­ra in­ap­pro­pria­ta “ta­vo­li tec­ni­ci” sull’ar­go­men­to. Ribad­is­co che si è tr­at­ta­to di un ep­iso­dio as­so­lu­ta­men­te de­pre­ca­bi­le e che at­teg­gia­men­ti del ge­ne­re non pos­so­no es­se­re tol­le­ra­ti. Ma da qui a pun­ta­re il dito in ma­nie­ra in­dis­cri­mi­na­ta sugli stra­nie­ri ce ne corre. Fa­rem­mo un torto a tutti co­lo­ro che, vi­ven­do re­go­lar­men­te nella nos­tra comunità, ris­pet­ta­no le re­go­le e fanno parte in­te­gran­te della nos­tra comunità. Ques­to, però, non vuol dire che chiun­que sbag­li o in­fran­ga la legge, ita­lia­no o stra­nie­ro che sia, non debba pa­ga­re. Per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze dell’Am­mi­nis­tra­zio­ne, cer­cheremo, prima di ogni altra cosa, di in­ten­si­fi­ca­re il con­trol­lo delle ab­ita­zio­ni, spes­so con con­tr­at­ti d’af­fit­to ir­re­go­la­ri, e sol­le­ci­te­r­emo una mag­gio­re col­la­bo­ra­zio­ne, così come pre­vis­to dal Patto Santa Croce Si­cu­ra. Ad onore del vero, dopo quan­to ac­ca­duto sa­ba­to scor­so, anche in se­gui­to alla mia attività di sen­si­bi­li­z­za­zio­ne, l’in­ter­ven­to di ca­ra­bi­nie­ri e vi­gi­li ur­ba­ni, che erano già sul posto, oltre che della po­li­zia è stato im­me­dia­to tanto che quasi sub­ito la si­tua­zio­ne è ri­tor­na­ta sotto con­trol­lo. Il ris­pet­to della legalità deve es­se­re il tra­guar­do verso il quale pun­ta­re tutti as­sie­me. E dob­bia­mo com­pie­re uno sfor­zo stra­or­di­na­rio anche per­ché si tr­at­ta di prob­le­mi che non sono cer­ta­men­te nati oggi ma che, tra alti e bassi, la nos­tra comunità si tras­ci­na die­tro da tempo. Ag­g­iun­go, per con­clu­de­re, che chi viene a vi­ve­re nel nos­tro Paese, nelle nos­tre città, deve ad­eguar­si a ris­pet­ta­re la legge, fon­d­amen­to pri­ma­rio della con­vi­ve­n­za ci­vi­le. Sul ris­pet­to delle re­go­le, anche a Santa Croce Ca­me­ri­na, non trans­igeremo”.

di Redazione25 Mar 2015 11:03
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