Il Castello di Donnafugata è chiuso e i turisti rimangono fuori. Perché?
“Ci risiamo. Ci riempiamo la bocca a parlare di turismo. E poi, andiamo incontro a topiche clamorose”. La denuncia arriva dal consigliere comunale del Pd, Mario D’Asta, dopo avere ricevuto una segnalazione sul fatto che una comitiva di turisti, guidati da un autorevole esponente culturale dell’area iblea, che ha girato il mondo e continua a farlo, con la presenza di un fotografo danese che sta realizzando un libro sul suo viaggio negli Iblei, ha trovato sprangate le porte del castello di Donnafugata sabato in tarda mattinata. La comitiva è arrivata sul posto alle 12,45. “E dire che, così come si ha modo di leggere anche sul sito internet del Comune di Ragusa – prosegue D’Asta – l’antico maniero, il sabato mattina, dovrebbe garantire l’apertura sino alle 13,00, dando la possibilità ai visitatori e ai turisti di poterne apprezzare al meglio le fattezze, gli arredi interni e lo splendido parco con la permanenza all’interno consentita sino alle 13,45. Invece, è possibile immaginare la grande delusione a cui sono andati incontro gli ospiti in questione che pregustavano già la visita. Per non parlare della magra figura che l’esponente culturale in questione si è visto, giocoforza, costretto a fare rimediare a Ragusa e alla sua gestione dei beni culturali. E’ chiaro che porrò il problema in aula. Ma ancora una volta ci dobbiamo rendere conto di come manchi una visione complessiva della questione del turismo. E quanto accaduto è l’effetto di una mancanza di visione, di programmazione che poi si manifesta proprio con i cancelli chiusi. Si va avanti a spizzichi e bocconi senza avere chiaro in mente un progetto specifico, anche e soprattutto per quanto riguarda la gestione dei beni culturali, che invece dovrebbe muovere il più possibile la nostra attività in questo campo. Rimaniamo a dir poco perplessi per questo modo di concepire la cosa pubblica. Avere rivisitato la tassa di soggiorno, lo abbiamo detto, è insufficiente, se col turismo non si vola alto, se poi ancora si trova il sito di Donnafugata chiuso il sabato mattina. Per quanto riguarda, inoltre, l’antico castello, ma non solo, l’altra questione da porre ha a che vedere con la mancanza di una guida vera e propria, di un addetto che possa spiegare al meglio agli ospiti tutti gli aneddoti che riguardano da vicino il maniero, gli stili architettonici e quant’altro. Siamo costernati per questo modo di fare. Non è soltanto l’Amministrazione a subire i contraccolpi di una simile defaillance. E’ tutta la città, lo ripeto, a subire i contraccolpi della brutta figura”.