Servizi idrici. Sonia Migliore (Lab. 2.0): “Questo bando costa troppo e mette a rischio il lavoro degli operai”
Il bando sui servizi idrici è l’ultimo “capolavoro” di questa Amministrazione. Presentato come una svolta epocale, riesce, invece, a scontentare tutti. “Non si tutelano – dichiara Sonia Migliore, consigliere comunale e portavoce del Laboratorio politico culturale 2.0 – in alcun modo gli operai oggi impiegati in questo servizio e non solo perché sono 10 le unità lavorative non contemplate nel bando e che l’Amministrazione promette, non si capisce in base a quale normativa di riferimento, di re-impiegare, con un bando ad hoc, nella manutenzione di ville e giardini pubblici. Ma non si garantiscono neanche i posti di lavoro di quei 29 operai, apparentemente blindati dal bando. Infatti, la ditta vincitrice potrà decidere, è la legge che glielo consente, di assumerne solo una parte. Questa si chiama libertà d’impresa”.
Questo bando, lo dichiara l’assessore Corallo, garantirebbe un sensibile miglioramento del servizio, proprio perché si rivolge solo a ditte specializzate. “Come fa notare Michele Mililli, rappresentante sindacale della Cgil – ricorda la Migliore – non solo l’Amministrazione vanta di aver concordato con gli operai e i sindacati l’intera operazione, concertazione mai avvenuta, ma l’intero bando è solo uno specchietto per le allodole, infatti non si salvaguarda il lavoro dei 39 operai né vi è la certezza che la ditta super-specializzata non subappalterà il servizio ad altre imprese. Quindi, ricapitolando, nessuna garanzia per i lavoratori né per il miglioramento del servizio, in compenso – continua la Migliore – il costo del servizio raddoppierà. Oggi lo stesso servizio costa alle casse comunali 380 mila euro, per 5 mesi con 39 operai. Il calcolo è presto fatto. In tre anni il Comune spenderebbe 2 milioni 736 mila euro. Con il nuovo bando il Comune, sempre in tre anni, spenderà 4 milioni e 600 mila euro per 29 operai, somma alla quale vanno aggiunti i 700 mila euro del bando complementare per riassumere quei dieci lavoratori in esubero. Una differenza difficilmente colmabile con le sole spese straordinarie, che sino ad ieri erano a carico del Comune. Come mai l’Amministrazione presenta questa svolta due giorni prima di Natale? Vuole tranquillizzare gli operai? Sappia – conclude la Migliore – che i sindacati sono sul piede di guerra e noi, di certo, non ci tireremo indietro. Il lavoro innanzitutto. Per adesso chiediamo all’Amministrazione di ritirare il bando in autotutela”.