Migliore (Lab. 2.0): “L’Amministrazione non solo ignora il progetto approvato, ma realizza interventi non autorizzati”
A questo punto il consigliere Migliore, dopo aver fatto l’accesso agli atti ed aver appurato che non esiste alcuna autorizzazioni e dopo esser entrata in possesso delle fotografie, datate e certificate, del Sacrario con l’altare e successivamente senza altare perché rimosso, chiede all’Amministrazione “quale è norma di legge, il criterio o il potere in base al quale la stessa ha deciso di eseguire questi lavori all’interno del Sacrario, costati 8.600,00 euro, senza le indispensabili autorizzazione della Sovrintendenza e dell’ufficio tecnico del Comune. Chi dovrà pagare – si chiede e chiede all’Amministrazione – le spese per il ripristino dell’altare collocato illegittimamente e poi rimosso su ordine della Sovrintendenza ed ancora, perché questa Amministrazione ha eluso l’Istanza di autorizzazione presentata dalla Guardia di Finanza, in quanto committente sulla collocazione delle due opere, donate dal M.stro Cilia, unico intervento, tra l’altro, autorizzato? Ancora una volta – conclude la Migliore – Piccitto e la sua Giunta hanno dato prova di quanto tengano in conto le normali regole burocratiche, che in Italia si chiama normativa, una superficialità che non può che ricadere sui cittadini, sulle loro tasche”.