A Gianni Papa il Premio Letterario “Città di Castello” per la saggistica
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Prestigioso riconoscimento per Gianni Papa, vincitore con “Una bella storia” del secondo premio per la saggistica nell’VIII edizione del “Premio Letterario Città di Castello”, tra i più autorevoli e noti del panorama italiano, organizzato dall’Associazione Culturale “Tracciati Virtuali” sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. La qualificata giuria, presieduta dal regista Alessandro Quasimodo e composta dallo scrittore Valerio Massimo Manfredi, le giornaliste Antonella Appiano e Daniela Lombardi, l’ambasciatore Claudio Pacifico, il critico d’arte e segretario generale della “Dante Alighieri” Alessandro Masi e il docente di Storia Contemporanea all’Università di Perugia Alessandro Stramaccioni, ha selezionato le tre “decine” nelle sezioni, poesia, narrativa e saggistica, tra gli oltre 300 lavori da tutta Italia e dall’estero. La classifica dei dieci “nominati”, dopo due scremature a metà agosto e metà settembre, è stata resa nota solo durante la serata finale, nella Sala degli Specchi del Circolo Tifernate “Accademia degli Illuminati”, alla presenza di parlamentari, rappresentanti delle istituzioni regionali, provinciali e cittadine, del rettore dell’Università di Perugia e numerosi organi di stampa locali e nazionali. Ai primi due classificati di ogni sezione, il premio della pubblicazione dell’opera a totale carico della Casa Editrice “Luoghi Interiori”, che ne curerà l’inserimento nei cataloghi nazionali e la promozione nell’intero territorio italiano. Come da contratto, sottoscritto nella stessa serata, l’opera sarà edita entro aprile 2015. “Una bella storia”, racconta i grandi treni internazionali (Orient Express e altri), i precursori, i loro ideatori in feroce concorrenza, i successi e le delusioni, il declino seguito dalla rinascita nei due dopoguerra, l’amara fine e la riproposta in veste ancora più lussuosa, inserendo il tutto nel contesto storico politico dei vari periodi, con ampi riferimenti ai film e ai libri che li hanno avuti come protagonisti. A legare il tutto un indefinibile sapore balcanico e l’unicità dell’atmosfera che si respirava in quei treni, insieme con un’ironia di fondo e una leggerezza nello scrivere particolarmente apprezzate dalla giuria, come evidenziato nella motivazione del premio. Come saggista, Gianni Papa si è aggiudicato nel 1986 il “Premio Casentino” (seguito da Rai 1 con intervista sul Telegiornale delle 13,30), è stato tra i quattro vincitori al Concorso giornalistico nazionale “Ferrovie-ieri-oggi-domani” (Palermo 1993) ed è giunto secondo al “Premio Leonforte” nel 1987 e al Premio Kiwanis (Reggio Calabria 1985).