L’Associazione chiede una “autorità” di gestione del porto di Pozzallo
Il Consiglio Direttivo dell’Associazione Confronto, in riferimento alla attuale situazione di “vuoto gestionale” del Porto di Pozzallo ha approvato un documento, inviato al Presidente della Regione ed agli Assessori Regionali del Territorio ed Ambiente e delle Infrastrutture, per chiedere la istituzione e la nomina di “Autorità di Gestione” della struttura. in grado di farsi carico, in loco, di tutto ciò che riguarda la sua guida e la sua massima valorizzazione.
“Il Porto di Pozzallo – viene sottolineato – per le sue potenzialità e per la sua posizione geografica, è una struttura di fondamentale importanza per il collegamento marittimo con tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e costituisce un vero e proprio “casello” per l’accesso, da decenni sollecitato, alla “autostrada del mare”. E’ un porto sufficientemente attrezzato per rispondere ai bisogni della locale Marineria, ma soprattutto alle crescenti esigenze di natura commerciale e turistica dell’intero territorio degli Iblei (si pensi alle opportunità legate all’arrivo di navi da crociera per cui si sta lavorando) e, con una sua razionale e funzionale organizzazione gestionale – è stato sottolineato – potrebbe svolgere un ruolo di primo piano per lo sviluppo economico di tutto il Sud Est dell’isola”.
“Il Porto di Pozzallo è di esclusiva competenza della Regione – viene precisato – e, mentre la Capitaneria svolge i compiti di competenza (sicurezza della navigazione, ambiente marino, filiera della pesca, movimentazione merci e passeggeri, ecc), la gestione del Porto (pratiche amministrative, concessioni, tasse di imbarco, utilizzo aree portuali, marketing, promozione attività commerciali e turistiche, ecc) è in atto affidata all’Assessorato Regionale al Territorio con non poche difficoltà per le conseguenze scaturenti dal distacco funzionale tra la struttura portuale pozzallese e la burocrazia Regionale”
Il documento è stato inviato ai Deputati Regionali e Nazionali della Provincia di Ragusa e a tutti i componenti della Classe Dirigente Iblea, ai quali è stato chiesto di sostenerne i contenuti, nell’interesse del territorio e della nostra economia.