Importante partecipazione di “Sikelion” all’assemblea nazionale dei circoli di Legambiente
Anche il Circolo “Sikelion” di Ispica partecipa alla XVI assemblea nazionale dei circoli di Legambiente, che comincia oggi a Ripescia (GR) e che durerà fino al 2 novembre.
La tre giorni sarà, come ogni anno, una preziosa opportunità di confronto e di reciproco arricchimento, per gli operatori della più antica e diffusa associazione ambientalista italiana.
Quest’anno, però, la partecipazione delle realtà ragusane ha un significato particolare, perché i rappresentanti di Legambiente iblea, insieme agli omologhi salernitani, avranno il delicato compito di coordinare un tavolo interamente dedicato al fenomeno dell’erosione costiera e alle sue possibili soluzioni. Tema oggi quanto mai attuale e dibattuto, se si considera -e proprio il caso ispicese ne è un triste esempio- che dietro fenomeni erosivi si nascondono spesso progetti portuali e di cementificazione mal progettati e inutili oltre allo sperpero di ingenti risorse pubbliche a favore di rimedi inutili quando non dannosi sotto il profilo ambientale e paesaggistico (come pennelli e barriere di cemento).
La delegazione calandrina è guidata dalla presidente, dott.ssa Natalia Carpanzano (esperta in Scienze ambientali), e composta dall’arch. Stefano Marina (responsabile tecnico per la questione erosione), da Gianluca Genovese (responsabile Informatica) e dall’avv. Giusy Latino (che assiste il Comitato intercircoli ibleo nel suo tentativo di fermare i progetti varati da alcuni comuni).
«L’incarico di coordinare la discussione su un tema tanto complesso, e per di più nell’ambito di un evento di tale respiro -ha commentato la Presidente di “Sikelion”- testimonia il riconoscimento che, a Roma, ci è tributato per la determinazione, nonché per l’assoluto rigore scientifico con cui stiamo affrontando il problema dell’erosione costiera ad Ispica, come in tutta la provincia».
La Carpanzano ha poi colto l’occasione per replicare al Comitato cittadino “S.M. del Focallo-M. Marza”, che negli scorsi giorni, basandosi sugli esiti degli interventi ad Arizza e Spinasanta (Scicli), aveva bollato come “strumentali” le critiche mosse da Legambiente ai progetti ancora in cantiere: «L’eco positivo che la nostra azione sta avendo in tutta Italia parla da sé -ha sottolineato- e in ogni caso chi conosce la materia sa bene che gli equilibri marini sono delicatissimi e che, nella fattispecie, il caso sciclitano non è affatto indicativo di ciò che avverrebbe ad Ispica».