Santa Croce. Rubano e poi macellano un vitello, ma arrivano i carabinieri
I Carabinieri della Stazione di Santa Croce Camerina, unitamente a quelli dei nuclei operativi e radiomobili delle compagnie di Vittoria e Ragusa hanno svolto una vasta operazione antidroga di due giorni tra Santa Croce e Punta Braccetto. L’attività s’è incardinata in una più vasta operazione disposta dal comando provinciale carabinieri di Ragusa finalizzata a un controllo coordinato del territorio “a largo raggio” per la repressione dello spaccio e del traffico di sostanze stupefacenti specie nel triangolo Comiso-Santa Croce- Vittoria.
Venerdì pomeriggio un’autopattuglia della Stazione camarinense ha notato uno straniero, nordafricano, armeggiare vicino a un muretto in uno stretto vicolo. L’uomo stava infilando un pacchetto di sigarette in un anfratto. Il capo servizio, capita al volo la situazione, ha tentato di sfruttare l’effetto sorpresa ed è sceso di corsa dall’auto per fermare l’uomo. Quest’ultimo però se n’è accorto ed è fuggito di corsa. L’inseguimento a piedi per le vie del centro è stato purtroppo vano ma entrambi i militari avevano visto bene in faccia la persona. Purtroppo però non lo conoscevano.
Fatte alcune domande in giro, i militari si sono orientati per le ricerche.
Ispezionati i muri della via da dove erano partiti, i militari hanno trovato un pacchetto di sigarette con dentro 13 stecche di hashish per un peso complessivo di 30 grammi.
L’indomani mattina, avendo la disponibilità dei cani antidroga, già richiesti per perquisizioni domiciliari in Punta Braccetto e Vittoria, i carabinieri sono andati anche a perquisire di buon’ora il casolare abbandonato ove ritenevano di poter trovare lo spacciatore del giorno prima.
Con l’utilizzo dei cani, i militari hanno trovato un altro pacchetto di sigarette contenente 6 stecche di hashish assolutamente uguali a quelle del giorno antecedente, per un peso di tredici grammi. Questa droga è stata sequestrata a carico d’ignoti, sebbene identica all’altra, che invece è stata attribuita al suo “legittimo” proprietario, lo spacciatore tunisino S.H. do 28 anni.
Egli è stato infatti trovato insieme ad un altro, suo fratello A.B.M. 22enne, nel casolare abbandonato. Accompagnati in caserma per identificazione, s’è scoperto che entrambi erano clandestini. Una volta identificati compiutamente e avuta disponibilità dal CIE di Caltanissetta, i carabinieri li hanno accompagnati a tale centro per essere espulsi.
Singolare il fatto che i due fratelli, o meglio fratellastri, fossero sbarcati il 31 luglio scorso a Pantelleria e in meno di un mese non solo sono riusciti ad arrivare a Santa Croce e trovarsi un tetto sotto il quale dormire, ma avevano anche già avviato un’attività commerciale di spaccio di hashish.
La lotta allo spaccio ormai va avanti da mesi, se non da anni. Pure dopo il colpo ben assestato dall’operazione “Biberon”, e i ripetuti blitz tra Punta Braccetto e contrada Randello nel corso dell’estate sia da parte dei CC di Santa Croce e Ragusa che di quelli di Comiso e Vittoria, il fenomeno non sembra scemare.
I carabinieri, sebbene possa sembrare un’attività di rimozione dell’acqua dal mare, senza dubbio continueranno quotidianamente l’attività di contrasto allo spaccio di droga, anche avvalendosi del supporto del nucleo CC cinofili di Nicolosi, consci della pericolosità sociale di un fenomeno che danneggia i giovani e porta ingenti capitali nelle tasche della criminalità.