Ragusa. Agevolazioni per la raccolta differenziata per le utenze domestiche

Stamani la giunta municipale ha deliberato i criteri d’applicazione dell’art. 53 (comma 2 e 3) del regolamento per l’applicazione della IUC (Imposta Unica Comunale) relativamente alle agevolazioni per la raccolta differenziata.

Le riduzioni tariffarie saranno commisurate al peso di rifiuti differenziati prodotti dalle singole utenze, mediante l’attivazione di sistemi di rilevazione dei quantitativi di rifiuti differenziati conferiti presso i centri comunali di raccolta. Le agevolazioni per le utenze domestiche sono previste per i cittadini che, oltre a conferire i rifiuti differenziati, praticano il compostaggio dei rifiuti organici e che conferiscono rifiuti urbani , atti al riciclo, presso la stazione ecologica di via Paestum. Per ogni unità di misura (al kg. o al pezzo) saranno attribuiti degli ecopunti, con il rilascio di apposita ricevuta indicante i pesi conferiti. E’ stata, in proposito, determinata la quantità massima di rifiuti che, per ogni tipologia, può essere conferita in un anno per singolo componente del nucleo familiare ed il relativo punteggio massimo valutabile per l’applicazione della riduzione della quota variabile della TARI. E’ stata introdotta anche una “soglia di anomalia” riferita al superamento del punteggio massimo stabilito, con lo scopo di evitare utilizzi impropri del sistema da parte di soggetti che, mascherandosi come utenze domestiche, potrebbero smaltire rifiuti provenienti da attività commerciali. La percentuale di agevolazione accertata viene differenziata in base a diverse fasce di punteggio e va dal 10% al 50% di riduzione della quota variabile della TARI. Gli sconti saranno calcolati per ciascun anno a consuntivo e si applicheranno al tributo da pagare l’anno successivo e saranno riconosciuti solo a coloro che entro il 28 febbraio dell’anno seguente risulteranno in regola con i pagamento della TARI. Il punteggio accumulato dagli utenti viene sempre azzerato al termine dell’anno solare e riparte da zero il 1° gennaio dell’anno seguente.

di Redazione05 Ago 2014 18:08
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