La consigliera Marino ritorna sulla “Sottile linea rossa”
“Appena qualche giorno fa avevo segnalato la presenza di quella che era stata da me definita la sottile linea rossa, vale a dire la striscia colorata che deturpa le strade del centro storico, e anche della periferia, della nostra città, senza soluzione di continuità. Ora, sono rimasta sorpresa dall’apprendere quante difficoltà, piccole e grandi, questo scompenso sull’asfalto della nostra rete viaria abbia creato ai nostri concittadini”. E’ quanto denuncia il consigliere comunale indipendente, Elisa Marino, che, proprio ieri sera, durante la processione in onore del Patrono di Ragusa, San Giovanni, è stata avvicinata da un numero considerevole di persone, che avevano preso atto del suo primo intervento sulla circostanza in questione, le quali hanno messo in rilievo una serie di disagi proprio per la presenza della “sottile linea rossa”. “Anziani che sono incespicati finendo a terra mentre attraversavano la strada – aggiunge Marino – passeggini le cui ruote sono state deviate dal loro corso naturale per il piccolo dislivello della rete stradale, bambini che hanno trovato un gioco percorrere questo itinerario salvo poi accorgersi dei pericoli che correvano e, ancora, adulti che, ma questo è forse il problema meno grave, ritengono poco decoroso dovere fare i conti con una città letteralmente deturpata da questi lavori che, sebbene poco invasivi, sono stati, per così dire, totalizzanti visto che hanno riguardato almeno il 70 per cento della nostra rete viaria cittadina. Alla luce degli accorati appelli che ho avuto modo di raccogliere proprio in queste ultime ore, annuncio che, durante la prima seduta utile del Consiglio comunale, presenterò una comunicazione sulla questione chiedendo all’Amministrazione comunale non solo di fare chiarezza ma anche e soprattutto di intervenire per eliminare gli scompensi esistenti. Tra l’altro, nelle strisce in cui sono stati eseguiti gli interventi, quel materiale di colore rosso sta via via assottigliandosi e ciò ha finito per creare dei dislivelli problematici. E’ opportuno, dunque, che si possa agire, per eliminare questi disagi, il prima possibile”.