CamCom. La Rosa: “Ncd-Sviluppo Ibleo auspica un nuovo volto per la presidenza”
“Nella vicenda legata all’elezione del nuovo presidente della Camcom, ancora una volta si predica bene e si razzola male”. Lo dice il capogruppo di Ncd-Sviluppo Ibleo al Consiglio comunale di Vittoria, Andrea La Rosa, che ha seguito con attenzione l’evolversi della vicenda. “Nei giorni immediatamente precedenti la riunione del 25 agosto e nello stesso giorno di insediamento – chiarisce La Rosa – tutti si sono appellati all’unitarietà d’intenti, hanno auspicato l’unanimità nelle scelte ma giunti al momento clou si è registrata l’ennesima delusione. E’ ormai un film già visto, l’ennesima prova di incapacità di fare sintesi da parte di questa classe dirigente. Eppure pensavamo che le ultime vicende legate alla Camera di Commercio iblea avessero fornito un certo insegnamento sugli errori fatti e da non ripetere. Invece no. A questo punto occorre davvero che si prenda atto di una situazione che non può continuare ad essere influenzata da logiche spartitorie e accordi sottobanco. Occorre che questa classe dirigente abbia il coraggio di uscire fuori dai vecchi schemi figli della più becera politica e dimostri un cambiamento vero”.
“Ecco perché auspichiamo – continua La Rosa – che i due candidati alla presidenza Brancati e Giannone facciano ufficialmente un passo indietro, per il bene della Camera e del suo territorio, e che si giunga all’individuazione di un terzo nome sul quale far convergere la totalità dei consensi. Un nome che sia l’espressione della nostra giovane e libera imprenditoria, che possa fare da collante alle varie anime rappresentate nel consiglio camerale, che possa garantire una nuova gestione dell’ente allontanando le influenze della politica e puntando ad una vera e sana meritocrazia. Che sia in grado, insomma, di lavorare ad un progetto importante partendo dalla battaglia contro una riforma che porterebbe ad uno sconvolgimento in negativo del nostro tessuto economico, che toglierebbe alle imprese il loro vero punto di riferimento. Il cambiamento è possibile, ma solo una reale volontà in tal senso potrà permettere alla nostra Camera di commercio quel rilancio da tutti auspicato”.