Il concerto della Iurato in contemporanea all’inaugurazione di “A Tutto Volume”

“Da una parte basterebbe veramente poco per pianificare e programmare nella maniera più opportuna. Solo che, in alcune occasioni, come purtroppo abbiamo avuto modo di verificare più volte nel corso di questi ultimi mesi, la mano destra non sa neppure cosa fa la sinistra e si verificano, quindi, incongruenze che possono risultare pure spiacevoli. Ma il nodo vero è che manca una visione di insieme”. Lo dice il consigliere comunale del Pd, Mario D’Asta, con riferimento all’accavallamento tra il concerto di Deborah Iurato, la ragusana vincitrice di “Amici”, in programma in piazza Libertà, e la prima serata di “A tutto volume”, il festival dei libri, che si terrà in vari siti del centro storico superiore venerdì 6 giugno. “E’ ovvio che sono destinati a crearsi – prosegue D’Asta – delle sovrapposizioni che potrebbero determinare degli intoppi di carattere organizzativo o, comunque, disorientare il pubblico e gli spettatori, anche se c’è chi sostiene che il target a cui si rivolgono i due appuntamenti è differente. Ma in ogni caso si tratta di due eventi di grossa portata: l’uno, “A Tutto Volume”, di respiro addirittura nazionale (lo dimostra il fatto che se ne siano occupate pure le testate nazionali senza dimenticare che ci si lavora da mesi), l’altro di notevole impatto mediatico, dovuto alla straordinaria vittoria di Deborah, a cui vanno i miei più grossi complimenti, in una trasmissione tv che va per la maggiore, come “Amici”. Due eventi organizzati entrambi nella stessa serata, con il concreto rischio di vedere annullate le potenzialità culturali dell’uno rispetto a quelle di svago e divertimento, non di minore importanza, dell’altro. Una soluzione differente non era possibile considerato che, a Ragusa, è da tutto un inverno che non si organizza niente di così rilevante e poi quando ci sono due eventi di un certo livello ci si adopera per promuoverli entrambi nello stesso momento? Non ritengo che questa sia una polemica pretestuosa. Anzi, tutto ciò testimonia il fatto che, così come spesso succede, le disattenzioni sono figlie di una fretta che è sempre cattiva consigliera. Ragusa può fare di più e meglio. Bisogna costruire una “vision” per quanto riguarda il pianeta cultura. Così come sembra assurda un’altra questione, relativa alle deleghe del turismo e della cultura che, in seno alla Giunta, risultano essere separate nonostante l’evidente affinità. E così accade che un interlocutore, per uno stesso progetto, debba confrontarsi con almeno due assessori diversi, per non parlare delle questioni prettamente burocratiche. Un modo di dissuadere chi ha voglia di fare. Forse sarebbe meglio trovare delle strade alternative”.

di Redazione05 Giu 2014 10:06
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