Province: arrivano i nuovi commissari. Scarso lascia.

Le Pro­vin­ce Re­gio­na­li si­ci­lia­ne sa­ran­no am­mi­nis­tra­te per i pros­si­mi mesi da com­mis­sa­ri no­mi­na­ti in base all’art 145 dell’Orel. Ques­ta è la de­ci­sio­ne presa nella se­ra­ta del 31 di­cem­bre dal go­ver­na­to­re Cro­cet­ta che ha chies­to alla di­re­zio­ne dell’as­ses­so­ra­to Enti lo­ca­li di pro­ce­de­re ai de­cre­ti di no­mi­na. Dun­que nes­su­na pro­ro­ga au­to­ma­ti­ca, ma nuovi de­cre­ti di no­mi­na per un pe­rio­do di du­ra­ta non del tutto chia­ra ma in fase di va­lu­ta­zio­ne sem­pre se­con­do la legge di Or­di­na­men­to Re­gio­na­le degli Enti Lo­ca­li. Un ul­te­rio­re lasso di tempo che do­vreb­be­ro ser­vi­re all’Ars per va­ra­re la tanto in­vi­sa legge sulla ab­oli­zio­ne delle Pro­vin­ce. A Ra­gu­sa, su ri­chies­ta dello st­es­so avv. Scar­so (che ha ri­fiu­ta­to la possibilità di una qua­lun­que pro­ro­ga dell’in­ca­ri­co) ci sarà una novità: in­fat­ti, a gui­da­re la Pro­vin­cia do­vreb­be es­se­re un ex vice pre­fet­to donna. I nomi li sa­pre­mo entro poche ore. Ma tor­nia­mo al fatto am­mi­nis­tra­ti­vo: per tutta la gior­na­ta del 31 di­cem­bre si sono sus­se­gui­te no­ti­zie con­trastan­ti (poi smen­ti­te) e ipo­te­si di ogni ge­ne­re. Dato per certo che la legge 7 del 2013 non esis­te più si è do­vu­to ri­cor­re­re, ap­pun­to, ad un ar­ti­co­lo dell’Orel che in­ter­vie­ne quan­do un or­ga­nis­mo re­gio­na­le elet­ti­vo si trova senza guida per sca­den­za na­tu­ra­le o per mo­ti­vi stra­or­di­na­ri. Quin­di, come da re­go­la­men­to, si pro­s­pet­ta un pe­rio­do che do­vreb­be ser­vi­re per por­ta­re l’Ente alla com­ple­ta nor­ma­li­z­za­zio­ne e non alla li­qui­da­zio­ne come era nelle in­ten­zio­ni della legge pre­ce­den­te­men­te vo­lu­ta da Cro­cet­ta. E qui viene il bello! Con quali fondi si dovrà ope­ra­re? E per quale scopo? In­som­ma la so­li­ta con­fu­sio­ne si­ci­lia­na. Quan­do si vuole so­p­pri­me­re un or­ga­nis­mo bi­sogne­reb­be avere le idee chia­re, co­nos­ce­re i pro ed i con­tro, sa­pe­re cosa accadrà dopo aver chiuso i ru­bi­net­ti a ques­ti or­ga­nis­mi. Da noi in­ve­ce ci si fa pren­de­re dalla fre­go­la me­dia­ti­ca e si pro­ce­de ai com­mis­sa­ria­men­ti senza avere la mi­ni­ma idea di quel­lo che po­treb­be ac­ca­de­re in Par­la­men­to, vedi gior­no 27 di­cem­bre, o all’in­te­ra or­ga­ni­z­za­zio­ne pro­vin­cia­le. Scar­so co­mun­que ne esce nel miglio­re dei modi e so­pr­at­tut­to al mo­men­to gius­to. Ora in­fat­ti tutte le in­con­grue­n­ze le­gis­la­ti­ve ver­ran­no fuori e non ci sa­ran­no ris­pos­te ad­egua­te. A co­mincia­re dalla ques­tio­ne uni­ver­si­ta­ria. La po­li­ti­ca vuole che si resti nel con­sor­zio, ma oc­cor­ro­no i fondi. Ed una Pro­vin­cia de­sti­na­ta ad es­se­re can­cel­la­ta non li avrà mai. Coglia­mo l’oc­ca­sio­ne per fare gli au­gu­ri a Gio­van­ni Scar­so, un ga­lan­tuo­mo, chia­ma­to fare un la­vo­ro dif­fi­ci­le e qual­che volta spor­co. Gra­zie co­mun­que.

di Direttore01 Gen 2014 20:01
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