AIL: per una bambina un donatore di midollo ragusano
Abituata al quotidiano contatto con il dolore, perché assiste e sostiene i malati oncoematologici della provincia, la sezione di Ragusa dell’Ail (Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma) ha potuto salutare la fine dell’anno vecchio e l’inizio del nuovo vivendo un momento di profonda emozione e di grande gioia: riconoscimento al continuo lavoro ed alle scelte vincenti nella gestione dei proventi delle campagne di raccolta e dalle donazioni dei sostenitori, unite col “telefono sempre acceso” per quanti hanno bisogno. Domenica 29 dicembre, una telefonata dalla dr. Manenti, ematologa al Centro Trasfusionale e “contatto” col Centro Trapianti di Palermo, avvertiva la presidente Ail Cettina Migliorisi che uno dei tanti donatori di midollo, reclutati attraverso il complesso apparato allestito dall’Ail ragusana con la collaborazione dell’Avis iblea e del Centro Trasfusionale, era stato riscontrato “compatibile” per la donazione in favore di una bambina affetta da leucemia. Da qui l’immediato via alla “operazione Palermo”, aperta dalla comunicazione al donatore, del quale era richiesta la presenza a Palermo già nella stessa giornata di domenica, per la successiva ospedalizzazione ed il conseguente espianto nel giorno seguente: la stessa sezione ragusana Ail ha inoltre curato i vari problemi logistici, tra i quali il trasferimento a Palermo e l’alloggio per il donatore. La mattina dell’ultimo dell’anno, il donatore (anonimo come vuole la privacy, “nostro” in quanto ragusano doc) ha potuto fare ritorno a Ragusa, sottoponendosi al primo controllo post-espianto al Centro Trasfusionale prima di andare a lavorare: una chiara dimostrazione di come i miti negativi legati alla donazione del midollo, non reggano all’evidenza dei fatti e vadano, quindi, sfatati.