La segnaletica perduta…

La tabella turistica con il vetro infranto, a Ibla, non è certamente bella da vedersi. A segnalarla in questi giorni di fine 2013 è il consigliere Elisa Marino. La sua protesta è per l’immagine che si offre ai turisti ma noi vogliamo dire di più. Queste tabelle sono state inserite nel contesto barocco di Ibla da almeno una quindicina di anni e non hanno avuto mai molta fortuna. Intanto non ci si capisce molto a causa della natura dei materiali ma allora la sclta fu fatta proprio per non essere impattanti. Ora, quindici anni dopo, sono obsolete e appunto poco edificanti. Ma il problema non è questo. Vorremmo sapere, e lo diciamo per l’ennesima volta, che fine hanno fatto i finanziamenti per la nuova segnaletica turistica di Ragusa. Mica poca roba! Novecentoventimila euro e passa per le grandi tabelle con la mappa della città, le insegne ai monumenti, le frecce con gli itinerari e anche degli schermi giganti con informazioni on line ed in tempo reale su avvenimenti, appuntamenti ed altro. Le ultime notizie che abbiamo avuto in forma ufficiale da parte dei funzionari del Comune erano che la gara d’appalto è stata bandita una prima volta e quindi ritirata e poi una seconda volta a settembre scorso. Le buste contenenti le offerte a fine novembre erano ancora ferme negli uffici comunali in attesa di comporre la commissione giudicante. Non sappiamo altro ma è vero che le segnalazioni tipo quella del consigliere Marino fanno male. C’è la possibilità di rivoluzionare tutto il sistema delle informazioni e della segnaletica turistica in città, da oltre un anno, e per impedimenti burocratici si rinvia il tutto. Questa la notizia in se ma la paura è che sotto ci sia qualcos’altro. Infatti il nuovi cartelli dovrebbero essere posizionati dopo una completa bonifica di tutto quello che in modo illegittimo è stato sistemato, nel tempo, in città. Qualche mese fa fu emessa un’ordinanza che obbliga esercenti, titolari e ditte di impiantistica nel settore a togliere ogni tipo di palo o cartello sistemato impunemente. Ma chi dovrà fare i controlli? E chi paga per quei cartelli di cui non si ha notizia dei proprietari?. Insomma occorre una nuova visione del problema. Prima la pulizia generale e quindi i nuovi impianti con incredibili riscontri dal punto di vista dell’immagine e del servizio informazioni.

di Direttore28 Dic 2013 12:12
Pubblicità