Formazione. “In Sicilia cambiare è possibile”
A dirlo è la Cisl per la quale “gli scandali sono il segno del crollo del vecchio sistema politico basato sulla intermediazione della gestione”. Ora la riforma chiede il sindacato che si dice pronto al confronto col governo. Giovedì incontro tra le parti “Cambiare la formazione in Sicilia è possibile. Siamo pronti all’intesa per riformare, ristrutturare, alleggerire il settore con tutele sociali”. A dirlo è la Cisl che lo ha ripetuto oggi per voce del segretario regionale Maurizio Bernava. Di fronte a una platea di artigiani e piccoli imprenditori, nell’assemblea regionale della Cna a Palermo, Bernava ha toccato i temi della formazione, degli scandali a ripetizione, ultimo in ordine di tempo quello di Catania. Della malapolitica e della ristrutturazione del settore. Il segretario ha anche lanciato alcuni tweet. Tra l’altro, rimarcando che “gli scandali sono il segno del crollo del vecchio sistema politico. Cambiamento è liberarsi – si legge – da una politica che mira solo alla gestione”. O anche, afferma Bernava che “spetta a governo, Ars, forze sociali, una riforma radicale”. In ogni caso, “bene fa la magistratura a colpire ladri e affaristi della formazione”. “Basta con la politica come intermediazione della gestione, in tutti i settori” ammonisce il numero uno della Cisl Sicilia. Per ripetere, con un altro tweet, “ora la riforma”.
È anche per questo che Giovanni Migliore, segretario regionale della Cisl Scuola Sicilia, stamani ha respinto al mittente ‘l’accusa’ di creare ‘resistenze’ alla riorganizzazione della formazione professionale siciliana. Migliore prende di petto alcune esternazioni di ieri, del governatore Rosario Crocetta. In questi anni, sbotta il sindacalista, “a creare resistenze è stata la politica, non certo il sindacato”. Poi sottolinea: “Dal 2009 sosteniamo che il settore della formazione professionale, che è ormai arrivato al collasso, vada riformato, formulando proposte e avendo come unico obiettivo la tutela dei lavoratori e la creazione di corsi utili”.
Sulla proposta del governatore di creare un’agenzia regionale che si occupi dei corsi di formazione, in cui far transitare il personale, la Cisl fa sapere che “va separato il destino dei lavoratori da quello degli enti di formazione. Se Crocetta ha delle proposte, convochi il sindacato, noi siamo pronti a discutere e trovare la quadra”.
Giovedì, governo e sindacati si incontreranno. Si discuterà del futuro dei dipendenti degli enti di formazione ai quali la Regione ha revocato l’accreditamento e di esodi incentivati per il personale che ha già maturato i requisiti per la pensione.
di Redazione15 Ott 2013 23:10
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