Il SAC pensiero
Si è tenuta presso la sala consiglio della Sac, all’Aeroporto Internazionale Fontanarossa di Catania, l’annunziata conferenza stampa del presidente della società, Enzo Taverniti, e dell’amministratore delegato, Gaetano Mancini in merito allo scalo di Comiso. Enzo Taverniti ha dichiarato «Da oggi in poi bisogna pensare alla crescita dell’aeroporto di Comiso in sinergia con quello di Catania, creando il sistema aeroportuale del Mediterraneo. Basta polemiche, fermo restando che non muto certo il mio giudizio sui tempi dell’apertura, a mio avviso sbagliati. Da metà agosto, presumibilmente, cominceranno i voli di linea su Comiso ed è necessario che Soaco e Sac stiano in completa sintonia e complementari, per programmare la crescita non solo dello scalo, ma dell’intero territorio della Sicilia sud orientale». E’ intervenuto anche Gaetano Mancini (amministratore delegato Sac) «La conferenza stampa di oggi è servita a evidenziare, dati e documenti alla mano, l’interesse e l’impegno di Sac manifestato fin dal primo momento su Comiso, nonché a sottolineare quale sia la politica che la capogruppo Sac intende mettere in campo per garantire lo sviluppo di tale importante infrastruttura. In merito alle polemiche di questi giorni, desidero far notare come la posizione della Sac sia stata semplicemente quella del classico buon padre di famiglia, preoccupato che si possano generare costi senza ricavi. Ci sarebbe piaciuto registrare, rispetto a tale problema, una risposta nel merito, piuttosto che una generica accusa di disimpegno. Del resto, pongo una domanda: non sarebbe stato meglio utilizzare le risorse che si stanno impiegando in questi giorni per incentivare il traffico sullo scalo di Comiso, piuttosto che supportare costi a vuoto? Penso che il Comune di Comiso, che partecipa pro quota al 35% di questi costi, dovrebbe anch’esso porsi la medesima domanda. Ora, comunque, bisogna andare oltre le polemiche e guardare agli interessi reali dell’aeroporto di Comiso. Tutti gli studi e l’esperienza pratica (vedi Forlì e Rimini) ci dicono delle difficoltà nella sostenibilità degli aeroporti con traffico al di sotto del milione di passeggeri l’anno. Occorre quindi una politica di sviluppo integrato tra i due scali, finalizzata a una forte specializzazione di entrambi. L’aerostazione di Comiso doveva essere consegnata nel 2007, mentre è stata consegnata nel 2012. Anche grazie all’assistenza di Sac è stata certificata da pochi giorni. Solo adesso, quindi, c’è la possibilità reale di iniziare a lavorare per lo scalo. I risultati li giudicheremo fra un anno. Nel frattempo, piuttosto che sulle divisioni, impegniamoci in un progetto comune di territorio nel quale il polo integrato Catania-Comiso diventi realmente una opportunità per i cittadini della Sicilia orientale». E ora una riflessione della redazione: Tante belle parole da parte dei vertici SAC. Soprattutto ci ha commosso il pensiero di Mancini con i tanti sforzi fatti nel passato dalla SAC. Guardando le quote dei soci nell’aeroporto di Comiso che è gestito da Soaco spa partecipata al 65% da Intersac spa e al 35% dal Comune di Comiso sarebbe scontato pensare ad un impegno notevole da parte dei maggiori azionisti . E’ sentore comune invece che proprio la SAC, accortasi che i tempi sono cambiati, come dice Mancini, considerato che sotto il milione di passeggeri si va in grande perdita, avesse preferito rinviare, sine die, questa apertura, aspettando magari la ripresa dell’economia. Ora c’è la notizia di un grande convegno sull’aeroporto sponsorizzato dalla regione. A vedere come si articolerà e considerando gli invitati a partecipare ci vorranno molti soldi per la sua realizzazione. Diceva un politico d’altri tempi. Niente di meglio di una tavola rotonda per bloccare un progetto. …..Chi lo sa!
sara’ un estate di chiacchere e convegni….tanto per cambiare…..ma non doveva esserci il privo volo a meta’ giugno……parole…parole parole…la solita canzone mitica di mina…..