L’erba del vicinato

drogaI carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia CC di Ragusa giovedì pomeriggio hanno arrestato tre giovani per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.  I militari, sempre particolarmente attenti alla problematiche dell’uso e dell’abuso di sostanze psicoattive, l’altra sera, mercoledì, a Ibla avevano controllato tre giovani, di cui uno con precedenti per stupefacenti. La cosa aveva insospettito i due militari poiché uno dei tre è residente in provincia di Caltanissetta, sebbene temporaneamente domiciliato a Ragusa.  Uno dei due militari della Stazione Cc di Ragusa-Ibla, il pomeriggio successivo (ovvero giovedì), libero dal servizio, stava andando con la propria autovettura a prendere un parente alla fermata dei pullman di linea in via Zama, quando ha visto uno dei tre giovani che aveva controllato la sera precedente scendere dal mezzo di linea proveniente da Catania e salire su un’autovettura di marca torinese, alla cui guide ha chiaramente riconosciuto un altro dei giovani della sera prima. Il militare, annusando che c’era qualcosa di sospetto nel movimento in corso, peraltro notando una strana manovra del veicolo, chiamava subito la centrale operativa del comando provinciale i Ragusa che faceva intervenire un’autopattuglia che era in transito poco distante.

Orbene il terzo giovane nell’auto era lo stesso della sera prima, sicché s’era esattamente ripetuto il terzetto già controllato meno di ventiquattr’ore prima dai militari.  I giovani da subito sono apparsi un po’ tesi davanti ai militari, che controllati i documenti hanno deciso di perquisire tutti e tre e il mezzo. Oplà! Un bel sacchetto di carta bianca, tipo quelli per il pane, con dentro cento pezzetti di marijuana pronta per essere venduta e fumata. Chiamata a supporto un’altra pattuglia, proprio dei Cc di Ibla, i tre sono stati ammanettati e condotti in caserma, dove la “roba” è stata pesata: quarantuno grammi. I tre ragazzi sono Omid Goodarzi, catanese  fresco maggiorenne, d’origini persiane ma di nazionalità italiana, incensurato, Davide Scata’, 19enne ragusano doc, già noto, e Andrei Bernat, 21enne rumeno residente in città, anche lui conosciuto. Sono stati sottoposti a rilievi foto-dattiloscopici e dichiarati in stato d’arresto ipotizzando a loro carico il reato di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Il pubblico ministero di turno, dott.ssa Serena Menicucci, concordando con le risultanze dei militari ma contestualmente considerando la ridotta pericolosità sociale e la giovane età dei tre, ha disposto che fossero ristretti agli arresti domiciliari, in attesa della convalida e dell’interrogatorio. Appare ormai che nel capoluogo l’“erba” stia entrando da ogni direzione, da mare e da monti, forse – come oggi – addirittura dal capoluogo etneo. Lo sforzo bellico delle pattuglie sulla strada è comunque sempre elevato e costante: tutti quelli che danno adito anche al minimo sospetto vengono controllati e perquisiti. I militari assicurano che procederanno sempre incessantemente nell’attività antidroga, consci degli straordinari danni fisici, psichici e sociali che le sostanze stupefacenti hanno causato, causano e ancora causeranno, specialmente sulle fasce più giovani ed esposte.

 

di Direttore10 Mag 2013 09:05
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