Aggiungi un posto…al tavolo
Sembra proprio il titolo più azzeccato per la riunione politica prevista per giovedi sera a Ragusa. Si dovrà discutere delle prossime amministrative cercando di individuare il candidato della cosiddetta coalizione di centro sinistra. Ma a questo tavolo sembra si debbano aggiungere delle sedie perchè non si è ancora riusciti a capire quanti sono gli invitati, ufficiali e non, dissidenti o ortodossi, autorizzati o meno. Lo diciamo perchè alla luce dei recenti avvenimenti, riscontrati in ogni formazione politica, facciamo fatica a capir bene chi è davvero legittimato a discutere di prossime alleanze e quindi a scegliere il futuro candidato a sindaco di Ragusa. L’ultima novità viene da Megafono. Il partito di Crocetta ha lanciato una sfida alla coalizione individuando in Giovanni Cosentini , esponente di Territorio, il candidato giusto per tutti. La comunicazione è firmata da Aldo Bertolone, uomo di poche parole, ex forcone e tra i fondatori di Megafono a Ragusa. Subito è però arrivata la smentita dei coordinatori del partito del presidente. Ma Bertolone non demorde e in una intervista a Teleiblea dichiara: io parlo per Crocetta e solo lui mi può sconfessare. Dunque gli accordi sarebbero già fatti a Palermo. Ma torniamo al tavolo del titolo. Anche Sonia Migliore non sembra convinta. “E’ un tavolo zoppo” dice la Migliore che già da tempo aveva offerto la sua candidatura. “Prima bisogna capire chi sono gli invitati perchè tutti i partiti hanno le loro beghe interne e si rischia di parlare con chi alla fine non rappresenta nulla e non può garantire nulla. Insomma la candidatura di Cosentini sembra consolidarsi proprio perchè gli altri sono in grande difficoltà, addirittura, a mettersi a sedere al tavolo delle contrattazioni.
Ho letto oggi l’articolo “aggiungi un posto a tavola”al quale aggiungo un mio commento.
Di fatto, non è più posibile seguire la vecchia politica delle convenienze e dei tatticismi, anche da chi, come “megafono”, ha proposto una novità politica, condivisa con entusiasmo da molti, e cioè quella di fare attenzione a ciò che serve al popolo e non al partito, per vincere.
Si vince, in una famiglia, quando il buon senso del buon padre di famiglia ( postulato per le leggi civili) da l’esempio della buona condotta e dimostra l’interesse per risolvere i problemi della famiglia nei vari momenti di benessere e di crisi.
Giorgio 16/03/13