Arrestato corriere della droga: il narcotraffico interessava l’asse Ragusa-Palermo
E’ finito nella rete dei Carabinieri del Nucleo Investigativo un corriere della droga, attivo lungo l’asse Palermo-Ragusa. Si tratta dell’algerino Babaci Abderrahmane, 45 enne, arrestato questa mattina dai militari dell’Arma nella sua abitazione di Vittoria, su ordine della procura della Repubblica Iblea, per concorso in traffico di stupefacenti con il tunisino Gasmi Jilani di 25 anni, arrestato il 22 agosto 2012 a Vittoria di ritorno in autobus da Palermo con 1 kg. di hashish. Le indagini dei militari che hanno portato alla cattura del Babaci hanno preso spunto quest’estate proprio da quest’ultimo episodio e hanno consentito di smantellare la rete del narcotraffico tra Palermo e la provincia Iblea.
In particolare gli investigatori dei Carabinieri hanno puntato i loro riflettori sullo scambio di sms e intercettazioni telefoniche e ambientali per individuare e scoprire il collaudato canale di approvvigionamento a Palermo, dove venivano conclusi i singoli e seriali – a cadenza pressoché trisettimanale – contratti di cessione di droga. Numerosissimi, quasi un centinaio, i contatti registrati tra Babaci, rifornitore e acquirenti in soli tre giorni di ascolto di intercettazioni e consistenti i quantitativi di droga trattati: fino a 9 panetti di hashish del peso di 100 grammi ciascuno. A tirare le fila di questa rete e smercio nel territorio ipparino era proprio il Babaci: dagli acquisti di droga a Palermo fino alla difesa legale del Gasmi in occasione del suo arresto, facendogli eleggere domicilio presso di sé e assicurandone i contatti con la famiglia. Un’indagine indubbiamente molto tecnica quella sviluppata in quest’occasione dai Carabinieri i quali attraverso le celle di aggancio delle utenze hanno potuto ricostruire minuziosamente i viaggi mediante servizi pubblici di linea del Babaci e di suoi fidati collaboratori da e per Palermo e i costanti e ripetuti contatti con i fornitori. Non solo, attraverso le intercettazioni, i militari riuscivano a superare le misure di sicurezza adottate dai corrieri per far arrivare a destinazione il kilo di hashish a Vittoria, ritrovato all’arrivo in autobus di Gasmi a conclusione di una complessa operazione di polizia condotta dopo un lungo pedinamento dai Carabinieri di Vittoria e dal Nucleo Investigativo di Ragusa. L’arresto del connazionale metteva in allarme il Babaci che esternava telefonicamente la sua preoccupazione alla moglie che vive in Tunisia la quale lo redarguiva sulla necessità di evitare discussioni compromettenti al telefono, spiegando al marito che l’arresto dell’amico poteva giustificarsi solo perché i Carabinieri avevano seguito e notato che stava con lui.