Vince la Padua. Brutta figura dei ragusani
E’ Venerina Padua la vincitrice delle primarie del PD. Questo il risultato che è scaturito dallo spoglio dei voti in tutta la provincia. Ecco il quadro completo. Padua 1164 voti. Bellassai 1029. Barone 974. Battaglia 785. Roccuzzo 713. Massari 618. Difalco 586. Licitra 537. Perupato 515. Dunque l’ex consigliere provinciale ha sbaragliato il campo ottenendo circa 1200 voti. Ma la classifica offre ancora delle sorprese. Infatti a classificarsi in seconda posizione non è un ragusano ma l’esponente comisano Bellassai seguito da un’altra donna : Angela Barone. Dunque la manovra avvolgente portata avanti dalle donne del PD ibleo ha dato i suoi frutti con una strategia intelligente e apparentemente disimpegnata. Un accordo trasversale che ha puntato alla vittoria di “genere” ma è anche il sistema del doppio voto che ha favorito le candidate donne. Infatti mentre i maschi si battevano all’arma bianca le donne hanno lavoravano di fino lasciando agli elettori libertà di scelta ma chiedendo di aggiungere il voto, cosa assolutamente regolare, per una donna. Alla fine la Padua ha sbaragliato il campo. E i ragusani che fine hanno fatto? Ancora una volta la tracotanza iblea ha lasciato il segno. Nella classifica avulsa, basata solo su Ragusa, vince Battaglia che supera di poco Massari. Ma è una magra consolazione perchè la somma dei due avrebbe toccato le 1400 preferenze. Il PD della città capoluogo che doveva trovare l’accordo per esprimere il proprio rappresentante a Roma si è impantanato nelle solite lotte intestine lasciando spazio ad altri. Bisognerà fare una analisi molto attenta di quello che è accaduto oggi. Probabilmente occorre rivedere qualcosa nella sezione di Ragusa e capire cosa sta creando questa insanabile rottura.