Ma Recca non c’era.

prefetturauniversitaIncontro degli “stati generali” iblei, oggi in prefettura, per discutere della situazione attuale dell’Università di Ragusa. Presenti i commissari di Provincia e Comune, il presidente del Consorzio universitario ed i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil. Assente purtroppo, contrariamente a quanto era stato detto in precedenza, il rettore Recca. Il prefetto Verdè che si era fatto promotore di questo incontro ha dichiarato in apertura che l’appuntamento odierno è finalizzato soprattutto a fare una analisi precisa della varie posizioni, fermo restando l’impegno di tutti per cercare di superare l’attuale fase di stallo. Sappiamo però che c’è una situazione economica disastrosa e in queste condizioni è praticamente impossibile rispettare gli impegni, pur sottoscritti, in passato. Il Prefetto, a questo punto, sembra si sia fatto parte diligente per rappresentare le gravi difficoltà di Comune e Provincia all’Università di Catania chiedendo di rivedere comunque l’accordo. Dunque una fase interlocutoria per il pagamento del pregresso ma intanto si è potuto affrontare, con una certa tranquillità, anche il tema Consorzio. Quì tutti sono stati concordi. La struttura amministrativa non è più utile e deve rivedere ogni sua posizione. Ad incominciare dal CdA che deve essere ridotto ed anche per il personale che è sovradimensionato. Il prefetto Vardè che è di poche parole a Diraimondo ha fatto capire che non si potranno tollerare altri rinvii per quanto riguarda l’adeguamento della struttura alle normative economiche nazionali e alla situazione locale. Il problema dei dipendenti del consorzio è stato affrontato anche dai rappresentanti sindacali che hanno assicurato il loro intervento. Si potrà ricorrere agli strumenti previsti in questi casi ma non è concepibile un apparato gestionale così grande per una sola facoltà e per giunta monca in qualche sua annata di studi. Dunque aspettiamo che Vardè incontri Recca. I due si sono parlati per telefono prima della riunione di questa mattina e il prefetto gli ha anticipato la sua visita a Catania nei prossimi giorni. L’università, come tutti vogliamo, è un bene per la nostra provincia ma non può essere utilizzata per fini elettorali ne tanto meno per fare clientela. Infine non è tollerabile che un argomento così delicato diventi palestra per scontri politici e giudiziari.

di Redazione14 Nov 2012 12:11
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