Comiso non esiste: E’ una stupidaggine….un aeroportino!
Mentre Giacchi e Cirnigliaro inizino una nuova protesta sistemando il loro gazebo, da giovedi mattina, davanti alla Prefettura, spunta fuori una incredibile pesa di posizione di Vito Riggio. Noi lo abbiamo sempre detto : Riggio è “politicamente“ scorretto! E lo diciamo senza usare altri termini per non rischiare una querela ma bisognerebbe calcare la mano! Il presidente dell’Enac, ieri in una intervista su un sito on line(blogSicilia) finalmente, forse, dice quelllo che pensa di Comiso. Possono esserci delle mezze verità ma è drammatico scoprire proprio ora, che c’era una seppur minima possibilità di dare uno slancio all’aeroporto, quale è la strategia delle’Enav. Vi riporto l’intervista a Riggio nella fase che interessa a noi
Riggio
In ogni caso è certo che non si può rinviare oltre l’avvio dei lavori a Fontanarossa. Siamo già in ritardo di un anno per un ricorso presentato dall’Ance Sicilia che ha bloccato l’assegnazione. Un anno di uso in più della pista rendono non più rinviabili i lavori.
Se una mediazione non verrà assunta, c’è l’alternativa Comiso…
Comiso non esiste. E’ una stupidaggine messa in mezzo ad arte da chi non capisce nulla della gestione del traffico aereo. Su Comiso non abbiamo né pista e nemmeno gli apparati collaudati. D’altronde l’Enav ha sempre dichiarato che dal momento in cui si deciderà l’avvio dell’operatività della stazione Magliocco, ci vorranno sei mesi per l’effettiva apertura.
Ma la struttura c’è. I lavori sono conclusi.
Ma quando mai. La struttura è stata consegnata solo parzialmente. Il Comune – che è la società appaltante – lo scorso novembre ha consegnato solo provvisoriamente la struttura alla società di gestione.
Ma scusi, è possibile che ad ostacolare l’apertura dello scalo possano essere i problemi fra società di gestione ed Enav per i servizi aeroportuali?
Il problema è che i servizi aeroportuali dell’Enav costano due milioni di euro l’anno. Anche per le richieste della società di gestione, obiettivamente eccessive. L’Enav ragionevolmente chiede che dopo due anni – visto che a disposizione ci sono 4 milioni e mezzo della Regione – in caso di traffico insufficiente o inesistente e in assenza di qualcuno che paghi i servizi, possa lasciare lo scalo senza che un giudice civile o amministrativo imponga la continuazione dei pubblici servizi.
Perché considera eccessive le richieste di servizi da parte della Soaco?
Perché chiedono il servizio di torre h12, con una conseguente presenza di Vigili del Fuoco. Tutti servizi che costano. Ma anche altre cose.
Ma il Comune sostiene che siano costi su servizi che l’Enav di solito non fa pagare alle altre strutture aeroportuali.
Il fatto è che a indire la gara per la concessione della struttura aeroportuale, con la ricerca del partner privato nella società di gestione, è stato il Comune che evidentemente si ritiene concessionario e concedente. Così l’amministrazione ha incassato i 17 milioni dell’Intersac. Questa posizione del Comune, che peraltro si era indebitamente appropriato del sedime militare prima dell’effettivo trasferimento, cristallizza il fatto che l’aeroporto sia comunale e non statale. Motivo per cui l’Enav chiede il pagamento dei servizi che sarebbero stati resi a costi calmierati in caso fosse stata l’Enac la società concessionaria. Come di norma accade dappertutto.
Resta il fatto che l’aeroporto di Comiso, sul cui iter lei ha vigilato a capo di Enac, debba essere aperto.
C’è una bozza di convenzione fra Enav e società di gestione dell’aeroporto di Comiso che speriamo venga accettato nel più breve tempo.
Lei è convinto che Comiso debba aprire, no?
Ho sempre giudicato Comiso come un aeroportino interessante dal punto turistico e anche cargo. Anche se per il trasporto merci è necessario trovare non solo i prodotti che partano ma anche che tornino. Mandi il pomodorino e devi vedere cosa torna, gli aeromobili non possono mica volare vuoti.
Tornando a Fontanarossa, Comiso può assorbire il traffico di Catania?
Nel modo più assoluto. Parliamo di una ricettività di 500 mila passeggeri a fronte di 7 milioni di Catania. Detto questo, nei suoi limiti e senza retorica, lo scalo di Comiso deve aprire. Ma al più si può arrivare ad un milione di passeggeri.
Riggio dice delle verità quando afferma che Comiso non può assorbire il traffico di Catania ed anche se fa riferimento alle difficoltà del cargo. E’ vero che siamo di fronte ad u aeroporto privato ma il caro presidente si è sempre vantato di aver contribuito alla sua realizzazione e poi per quanto riguarda la consegna della struttura. Il comune di Comiso come risponde? e l’eroportino dove lo mettiamo? Chi vi scrive pensa che in quetsi giorni sono accadute delle cose nella politica locale che hanno incredibili risvolti su Catania e Comiso. In pratica dopo il cambio della guardia alla SAC Comiso precipita. Una dimostarzione dello sbaglio fatto abbandonando la direzione Mancini? Speriamo che non sia così.