Placet del PDL su Leontini? Dichiarazioni anche su elezioni e salvanomine
Leontini sembra piacere sempre di più ai suoi amici nemici del PDL. Infatti in merito alla proposta della propria candidatura alla Presidenza della Regione Sicilia, lo stesso capogruppo del PDL ha dichiarato: sono lieto di aver letto quanto il presidente Cascio ha detto nei miei confronti, a margine della tradizionale Cerimonia del Ventaglio, in una intervista rilasciata ad un quotidiano online regionale. Allo stesso modo sono contento di aver sentito parole analoghe in una intervista televisiva al coordinatore Castiglione. Sono entrambi riscontri positivi ed autorevoli. Per questo motivo intendo continuare ad offrire la mia candidatura sia al Pdl che alle altre forze di centrodestra. Questo mio impegno potrà servire alla costruzione di una coalizione che sia la più grande possibile e, allo stesso tempo, utile affinché il futuro presidente della Regione Siciliana possa avere una maggioranza parlamentare forte per governare con serenità». Le dichiarazioni di Cascio e Castiglione darebbero una certa tranquillità a questa fase estiva della campagna elettorale e comunque darebbero al partito un indirizzo che garantisce un’appartenenza forte e continuata. insomma nullla da dire su Leontini da nessuna parte e questa è già una garazia per l’elettore. E a proposito delle elezioni Leiontini ha detto ancora: «L’ipotesi di anticipare le elezioni alla prima o alla seconda settimana di Ottobre, qualora si realizzasse, contravverrebbe alle dichiarazioni che lo stesso Lombardo ha rilasciato durante il discorso per le sue dimissioni da Presidente della Regione». «Probabilmente – dice Leontini – qualcuno crede erroneamente che stringendo i tempi a disposizione della campagna elettorale si possano danneggiare alcuni partiti a vantaggio di altri, temendo forse la concomitanza delle politiche che, a mio avviso invece, sono lontane dall’arrivare».
«La scelta di far svolgere le elezioni il 27 ed il 28 Ottobre è stata presa da tempo e coerentemente alla decisione di Lombardo di lasciare il suo incarico di governatore. Questa marcia indietro – aggiunge Leontini – vanificherebbe e svuoterebbe l’impegno di Lombardo che aveva concordato la data delle dimissioni per responsabilità e lo tramuterebbe in uno stratagemma per continuare a governare un mese in più».
Altro argomento sul quale il capogruppo Leontini ha espresso il proprio pensiero è quello relativo all’iter per la pubblicazione nella GURS della cosiddetta “Legge blocca nomine”:
«E’ una situazione che si contraddistingue per una certa gravità – denuncia Leontini – il fatto che, ad oggi, il testo di questa legge non sia stato trasmesso per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Regione, rendendo dunque la legge inattiva. Il Presidente facente funzioni Russo giustifica questa decisione sostenendo che ci siano degli elementi di incostituzionalità. Questa posizione ci sembra assai strana se consideriamo che la legge è stata esaminata ed approvata dal Commissario dello Stato che non ha avuto gli stessi dubbi di Russo. Si tratta, invece, di una infrazione alle regole istituzionali che contravviene ad un impegno con l’Aula e ad un adempimento obbligatorio per il Governo regionale».