Territorio scalda il motore.
Il motore deve ancora essere messo ufficialmente in moto ma si sta già pensando a dargli la giusta alimentazione prima di premere lo starter e partire in quarta. Parliamo della macchina che Nello Dipasquale sta guidando alla conquista della Sicilia. Ieri a Plaermo c’è stato un incontro programmatico in vista dell’appuntamento del 10 agosto per la presentazione del dopcumento programamtico. Dipasquale sembra aver ripreso vigore dopo la pausa di riflessione edi meritata vacanza e torna ad utilizzare gli argomenti di sempre: “In questa delicata fase della vita politica, economica e sociale è necessario pensare a un programma da offrire ai siciliani in vista delle imminenti elezioni regionali”. “Mentre gli esponenti di tante forze politiche litigano per poltrone, stipendi mancati e posti di potere – aggiunge Dipasquale – noi stiamo lavorando per raccogliere, là dov’è possibile, idee e suggerimenti dalla gente. Il nostro è un movimento che parte dal basso. Noi, girando nel territorio – dai Comuni più piccoli a quelli più grandi – ascoltiamo le esigenze dei cittadini. E in base a queste elaboriamo il nostro programma politico”.“In questi due mesi di lavoro – sottolinea sempre il coordinatore di ‘Sicilia e territorio’ – abbiamo elaborato un quadro piuttosto chiaro delle esigenze reali dei siciliani. Ne abbiamo parlato nell’incontro di ieri. Ne riparleremo il prossimo 3 agosto, sempre a Palermo. Mentre il 10 agosto presenteremo alla Sicilia il nostro Manifesto. Anticipando che punteremo su pochi punti programmatici chiari che saranno la sintesi politica, culturale e programmatica del lavoro che abbiamo fatto in questi mesi nel territorio”. E’ molto bello poter pensare che qualcuno pensi al nostro futuro, diciamo noi della redazione, perchè è vero fino ad ora molti dei deputati hanno solo pensato a come restare in carica.Ci vorrebbero però delle precise indicazioni da seguire: Sapere ad esempio quale è il settore trainanate della economia e puntare su quello. Nessuno ha la bacchetta magica ma i Sindaci ora sono chiamati ad avere più preoccupazioni, se è possibile. Se nessuno infatti si batterà per la sopravvivenza delle provincia di Ragusa è probabile che i comuni diventino delle entità così grosse da spaventare anche i più acerrimi nemici della burocatrazia politica. Pensiamo ad esempio un comune come Ragusa, non più capoluogo di provincia, che perde dunque la sua preprogativa di guida nel territorio che deve occuparsi di forestale, case popolari, asi, protezione civile, strade ex provinciali, scuole superiori e così via. Servono almeno altri 300 dipendenti ed una ventina di dirigenti generali a 100 mila euro e passa l’anno. Noi dunque suggeriamo di spingere territorio ma difendere la territorialità iblea. Come si sa ‘Sicilia e territorio’ è un movimento che vede tra i propri protagonisti, tra gli altri, anche il presidente della Palermo Calcio, Maurizio Zamparini che ha fondato il ‘Movimento per la gente’ che opera in tutta l’Italia ed in Sicilia, il Movimento di Zamparini si riconosce nelle posizioni di ‘Sicilia e territorio.
Quello di ieri è stato un incontro al quale hanno preso parte esponenti del movimento provenienti da tutta la Sicilia. Erano presenti, tra gli altri, Fabio Virdi, segretario organizzativo del Movimento in Sicilia; Franco Calderone, segretario organizzazioni di Palermo e provincia; i rappresentanti del movimento ‘Onda nuova’ di Trapani; da Messina sono arrivati Laura Trifilò assieme a un gruppo di amministratori comunali della provincia messinese; in rappresentanza del movimento Ne-Ma (Nebrodi-Madonie, un movimento che associa circa 200 professionisti della zona) era presente Sebastiano Muglia. Da Agrigento sono arrivati Piero Macedonio eRiccardo Gallo. Da Enna Giuseppe Mattia e altri amministratori comunali. Da Catania i rappresentanti dei circoli socialisti – tra questi l’ex ministro della Repubblica, Salvo Andò – e il Sindaco di Nicolosi, AntoninoBorzì; dalla provincia di Siracusa Paolo Amenta, Sindaco di Canicattini Bagni; dalla provincia di Caltanissetta il Sindaco di Niscemi, Francesco La Rosa.