Moderatamente soddisfatto
Dopo la riunione fiume di mercoledi 4 luglio svoltasi a Roma presso il Ministero delle Infrastrutture con all’ordine del giorno la convenzione tra Soaco Spa ed Enav riguardante gli oneri dei costi di assistenza al volo. Il sindaco Giuseppe Alfano che è stato intervistato subito dopo da Teleiblea, si è dichiarato moderatamente soddisfatto.
L’incontro al quale ha partecipato anche il prefetto Cagliostro ha assunto toni vivaci ma alla fine è servito a gettare le basi per la preparazione di una nuova convenzione tra Soaco e Enav per l’assistenza al volo. “Il vero nodo da sciogliere – ha detto Alfano durante l’intervista che andrà in onda alle 14 di giovedi 5 luglio anche attraverso lo streamin del nostro sito, – è il periodo successivo. Cosa accadrà dopo i primi due anni di attività dell’aeroporto comisano? Se l’infrastruttura sarà inserita nel Piano nazionale dei trasporti, il problema non si pone, in caso contrario si dovrà trovare una soluzione per evitarne la chiusura. Si può trovare un soggetto, ente territoriale o altro, che assicuri finanziariamente il servizio ovvero, come avevo già proposto in una riunione precedente, c’è la possibilità di operare col sistema di informazione sul traffico aereo (Afis) e non di controllo del volo. Tale eventualità deve essere oggetto di un’apposita clausola oggi formulata e che dovrà essere vagliata da Enac ed Enav nelle prossime ore. All’uopo è stata convocata una nuova e più ristretta riunione, nel corso della quale sarà concordata la stesura definitiva della convenzione alla luce delle valutazioni ed osservazioni espresse nella lunga riunione odierna”.
Insomma nessuno vuole più scommetere sugli aeroporti nazionali piccoli. Questa forse è la verità. Infatti escluso le grandi strutture, che conosciamo tutti, ci sono decine di eroporti in Intalia che costano molti soldi ma non sono assolutamente produttivi. Ad esempio Brescia Montichiari o Forli che nonostante lil gran numero di posti letto che può offrire, dopo l’abbandono della Wind Jet, è diventato quasi un aeroporto fantasma con un paio di voli al giorno e qualche charter. Dunque il ministero ha paura di buttare denaro ma per Comiso è giusto aprire uno spiraglio nel muro del risparmio e dare una chance alla gestione. E’ anche vero che le realtà aeree sono cambiate in questi anni ma bisognerebbe già da ora mettersi a lavorare e capire che tipo di traffico può sostenere ed incentivare Comiso e come si comporterebbe il territorio.
La storia dunque è appena agli inizi ed Alfano oggi si dichiara moderatamente soddisfatto. Staremo a vedere.