Buscema a Roma per il tribunale
Armati di fischietto e fascia tricolore molti primi cittadini si sono riuniti vicino al Senato contro la sforbiciata che colpisce i comuni. Uniti alla protesta il personale dei piccoli tribunali e gli amministratori delle zone terremotate. Anche Il Sindaco, Antonello Buscema ha partecipato, unitamente ad altri diciannove sindaci siciliani, stamani a Roma alla manifestazione di protesta, tenutasi piazza Sant’Andrea della Valle, vicino al Senato, per la manifestazione dell’Anci, contro i tagli della spending review e per la salvaguardia dei Tribunali cosiddetti minori che la riforma ne cancella trentasette. Alcuni centinaia di sindaci con fascia tricolore e fischietti hanno manifestato contro la sforbiciata che colpisce i comuni, ma anche contro la chiusura dei piccoli tribunali. Molti primi cittadini e personale dei piccoli tribunali, alcuni indossando la toga, si sono infatti uniti alla protesta dell’Anci per porre sul tavolo anche il tema della giustizia.
Questo il commento del primo cittadino reso alla fine della manifestazione:
“Siamo stati presenti con una doppia finalità: da un lato la piena condivisione delle ragioni che hanno spinto tutti i Comuni, sotto la guida dell’Anci, a protestare contro gli eccessi impossibili da gestire derivanti dalla spending review; dall’altro la determinazione di condurre la battaglia contro la soppressione del nostro Tribunale insieme a tutte le altre realtà territoriali che stanno subendo la stessa penalizzazione. Entrambe i motivi della lotta rappresentano per Modica una pari preoccupazione.
I tagli della spending review impediscono di far quadrare i bilanci di qualunque Comune e le condizioni sempre più rigorose del Patto di Stabilità, il cui rispetto resta comunque ineludibile, chiudono gli spiragli per qualunque investimento ma anche per il mantenimento dei servizi. Basterà dire che il Comune di Modica quest’anno riceverà 2 milioni e mezzo di euro in meno dallo Stato, e di contro sarà costretto a rispettare – tra le altre cose – uno dei commi previsti dal decreto legge che ci chiede di iscrivere in bilancio un fondo di svalutazione pari almeno al 25% dei residui attivi più vecchi di cinque anni. Per stare dentro le regole, come abbiamo toccato con mano stamattina, sono molti i Comuni che rischiano il tracollo e noi non ci sentiamo fuori pericolo. Si tratta di una stretta pesantissima anche e soprattutto per un Comune come il nostro che si trova in una situazione particolare e ancora difficilissima e che invece di essere aiutato viene ulteriormente provato: per questo chiediamo che il Governo intervenga in tempo per premiare i Comuni virtuosi e quelli che, come il nostro, possono dimostrare di aver già fatto in questi anni sforzi giganteschi per scalare la montagna del risanamento finanziario, risalendo da un profondissimo baratro di debiti del passato, e che oggi rischiano di vedere allontanarsi – e non di poco – la cima della piena normalizzazione. Allo stesso modo, nella specifica protesta che riguarda il nostro Tribunale, abbiamo ribadito che la soppressione senza distinzioni di tutti i 37 tribunali minori italiani sembra seguire solo la logica dei numeri senza tenere in considerazione le peculiarità dei singoli territori, tradendo persino quanto era stato previsto nella legge delega sul riordino degli uffici giudiziari. La nostra presenza a Roma, insieme a quella di tutti gli altri sindaci e rappresentanti dei Fori minori, è servita a ribadire con forza la nostra posizione e anche il peso delle iniziative che siamo pronti a intraprendere su questo fronte.”