Ma si candida o no? Angelica: “Ragusa ha bisogno di un suo deputato regionale!”
La domanda nel titolo ce la poniamo nei confronti del sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale, il cui comportamento è diventato ondivago. Almeno per quanto riguarda le elezioni regionali. Alla riconferma del suo ruolo a palazzo dell’Aquila dichiarò che sarebbe stato primo cittadino per l’intero mandato, poi sono cominciate le strategie politiche di smarcamento dal partito di provenienza con la fondazione di un nuovo movimento e la conseguente “campagna acquisti”, in seguito la definitiva – ma mai seriamente ufficializzata – fuoriuscita dal Pdl, l’adesione al progetto di Zamparini (o viceversa) e, alla fine, anche i sassi hanno avuto l’impressione che la sua candidatura a Presidente della Regione o almeno a deputato regionale fosse automatica.
Complice pure, al termine della votazione del Bilancio di previsione al Comune di Ragusa, una sorta di “discorso di commiato” che Dipasquale avrebbe tenuto ai suoi ed a qualche altro consigliere. Discorso che, a sentire i testimone, avrebbe lasciato intendere a chiare lettere la sua decisione di dimettersi da sindaco per aspirare ad altro ruolo.
Oggi però, sulle pagine locali di un quotidiano regionale, la smentita: «Sarò sindaco per altri 4 anni» ha dichiarato Dipasquale al collega che lo ha intervistato. Inoltre il sindaco spiega: «Oggi come oggi ho a cuore solo la città di Ragusa. Ed in merito alle toto-candidature di questi giorni, ritengo che siano premature e soprattutto inutili perché ho ancora quattro anni di mandato da espletare».
Anche se, incalzato nell’intervista, Dipasquale ammette che la realtà politica è sempre in movimento e che quindi non si può mai sapere cosa accadrà.
Quindi? Si candida o no? Prima o poi ce lo farà sapere. Noi pensiamo che questa “smentita” possa servire solo a stoppare qualche fuga in avanti che Dipasquale non gradisce.
Ma restando in tema di regionali, abbiamo ascoltato il parere del capogruppo dell’Udc al Consiglio Comunale, Filippo Angelica, che, insieme agli altri membri del suo partito, nei giorni scorsi, ha assunto una posizione critica nei confronti del Bilancio comunale: «Non è un mistero che la città abbia necessità di dover esprimere un proprio rappresentante al Parlamento siciliano. E’ un bisogno che Ragusa sente da anni e che i fatti hanno dimostrato quando siamo stati costretti a subire imposizioni regionali dovendo chiedere alla deputazione di altre città di difenderci a Palermo. E’ normale che i membri dell’assemblea regionali eletti nella nostra provincia siano lieti di aiutare la città capoluogo quando ce n’è bisogno. Ma siamo convinti che un deputato regionale ragusano, eletto dai ragusani, potrebbe prendere ancora più a cuore i problemi e battersi di conseguenza».