Con la tempesta nel cervello.

Finalmente ci siamo svegliati. Dopo un torpore durato almeno una decina d’anni Ragusa guarda al turismo con un parvenza di organizzazione in più. Dico parvenza perchè prima bisogna toccare con mano e capire dove si vuole arrivare. Che il Gal Terra Barocca sia una delle poche realtà esistenti, da noi, in grado di convogliare qualche euro è la pura verità. Che poi ci siano i risultati grazie ad alcuni incontri “tormentosi” ho i mie dubbi. Prima di tutto perchè il Gal è molto parsimonioso e chiede ai suoi figli sangue e sacrificio. Si è visto con qualche bando che è stato addirittura da elemosina, guarda l’ufficio stampa, ma si sa ogni fegatello di mosca è sostanza e poi si fa confusione e va bene. Ora verranno a spiegare come si fa a fare il punto sulle idee progettuali,  appunto in sessioni di brainstorming, (tempesta nel cervello letteralmente) si analizzeranno i punti di forza, quelli di criticità, le opportunità o le strategie rispetto a quanto proposto dai Comuni. L’intenzione è buona se non fosse che fa la coppia  con un altra operazione del Comune di Ragusa presentata da Giovanna Licitra  che dichiara:
Abbiamo lanciato un progetto che, insieme al  CCN di Ibla,  mira a definire una
strategia operativa di marketing territoriale finalizzata alla commercializzazione e
promozione, in specifici mercati, di un’offerta unica ed integrata che, con la sinergia
di tutti gli enti ed organismi pubblici e privati e con la valorizzazione degli asset
principali del nostro territorio, cultura, patrimonio, paesaggio ed enogastronomia,
possa innescare processi di sviluppo economico, allungando la permanenza dei
viaggiatori, destagionalizzando e, potenzialmente, attraendo nuovi investimenti e
creando nuova occupazione. Imprenscindibile per il raggiungimento degli obiettivi il
coinvolgimento e il coordinamento delle imprese, associazioni di categoria, operatori
turistici, consorzi, stakeholders, dei cittadini del territorio di Ragusa, nonchè di tutti
gli enti ed organismi i cui servizi possono contribuire a creare un’offerta completa e
adeguata alle esigenze di tutti i visitatori.

Insomma troppa grazia Sant’Antonio, ora abbiamo troppe tempeste nel cervello. E’ vero che potremmo fare una questione campanilistica visto che il Gal è Modica centrico e quest’utima iniziativa riguarda solo la città capoluogo ma queste cose nel 2020 non si devono neanche pensare . Potremmo mettere in dubbio anche chi è incaricato di fare la “tempesta” il facilitatore , sembra il personaggio di un giallo cruento come “l’eliminatore”, “il progfessionsita” o il “trasportatore” noti protagonisti di film “noir”.   Nel nostro caso  il facilitatore Nicola Cerpelloni  (??) si occuperà di raccogliere i vari spunti. Alle attività promosse dal GAL Terra Barocca, i Comuni hanno invitato rappresentanti di più “famiglie” professionali: gli imprenditori e gli artigiani del commercio, i referenti del settore alberghiero, coloro che si occupano dei servizi per il turismo, gli operatori dei servizi culturali e museali, gli imprenditori del settore agricolo.
Va bene capisco che gli organizzatori di queste belle iniziative devono “vuscarsi il pane” ma  viene da piangere quando di fronte a ben precise indicazioni che la provincia ha dato nel tempo, guardando a tutto quello che avremmo avuto a disposizione ma e non vogliamo o possiamo farlo funzionare a causa degli errori che si continuano a fare,aggiungiamo un ulteriore studio che non metterà  “nemmeno una quaglia nel carniere”, per usare le similitudini care ad un collega che scrive on line. Negli anni infatti sono stati presentati almeno una decina di piani di sviluppo globale , di carte di valorizzazione e progetti di storytelling come hanno fatto a Noto e siamo sempre qua!!

di Direttore12 Gen 2020 12:01
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