Ridurre l’isolamento della comunità montana degli iblei

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L’idea è quella di ridurre l’isolamento geografico e sociale della comunità montana del territorio ibleo (Chiaramonte Gulfi, Giarratana e Monterosso Almo) promuovendo la cultura della mobilità sostenibile. Per la Sicilia si tratta di una novità assoluta. Sarà infatti avviato un servizio di trasporto collettivo a chiamata che andrà a integrare i servizi del trasporto pubblico locale e, in particolare, i collegamenti tra i comuni montani e Ragusa e, attraverso Ragusa, con ogni altra destinazione.
Sarà sufficiente iscriversi alla Community attraverso il sito www.pulmi.it o il call center,
per iniziare a entrare nel mondo di Pulmì.
«Pulmì – spiegano i responsabili del progetto – non è solo un modo alternativo per
muoversi in modo dinamico e sostenibile, ma è un servizio che si modella sulle esigenze
collettive. Pulmì coincide con la sua Comunità di utenti. Scegliere di far parte della
Community di Pulmì significa viaggiare insieme ad altre persone per raggiungere il
luogo di lavoro, per fare sport, per i curare hobby e passioni e tanto altro» dichiara Renato
Meli, presidente della Fondazione San Giovanni Battista. «Creare una Community
consapevole dell’opportunità, ma anche disposta a condividere con noi le esigenze,
aspettative, così come i dubbi e le criticità, sarà il primo fondamentale passo per proporre
un servizio realmente utile e sostenibile. Quindi iscrivetevi alla Community!», sottolinea
Barbara Sarnari, vice-presidente di SVI.MED.
Inoltre far parte della Community è il modo per poter usare il servizio Pulmì. Ma come
funzionerà il servizio?
Attraverso l’app dedicata o se necessario tramite il call center si dovrà prenotare in
anticipo l’itinerario (da giugno – dettagli e aggiornamenti saranno pubblicati sul sito):
selezionando tra le fermate proposte. Si ribalta, di fatto, il modello attuale del trasporto
pubblico che offre agli utenti viaggi solo in orari e itinerari fissi e soprattutto nel caso di
alcuni comuni montani, solo di mattina. Con Pulmi, invece, il servizio cerca di adeguarsi
alle richieste collettive degli utenti, viaggiando solo quando vi è almeno una richiesta e
grazie all’interazione costante con la Comunity si cercherà di avere sempre più persone a
bordo. Le 30 fermate sono state individuate, dopo aver ascoltato le esigenze collettive dei
territori durante alcuni focus group, in modo che si possano raggiungere i principi punti di
interesse, quindi cercando di sostituirsi all’uso delle singole auto, riducendo l’impatto
ambientale, Il trasporto sarà garantito con due minivan da nove posti con pedana per favorire l’accesso anche delle persone con disabilità. I cittadini delle comunità
montane in particolare potranno far parte della Community e beneficiare del servizio,
soprattutto i giovani e gli anziani (normalmente svantaggiati negli spostamenti
indipendenti), ma anche i lavoratori e i pendolari.
Fino a settembre il servizio Pulmì sarà in fase di sperimentazione per capire le esigenze di
spostamento e ottimizzare l’offerta: c’è bisogno del contributo di tutti gli utenti, che
potranno inviare commenti e suggerimenti, compilando i questionari disponibili sul sito
www.pulmi.it. Registrandosi si otterranno dei viaggi gratuiti e se ne potranno ricevere altri
partecipando attivamente alla community, con l’obiettivo di costruire insieme questa
opportunità di trasporto di comunità.
La fase di sperimentazione è importantissima perché permetterà di finalizzare i
dettagli per il servizio futuro: dal biglietto, alle fasce orarie, alle fermate, ma anche
un sistema di incentivi, abbonamenti e buoni mobilità. Sono in partenza inoltre attività di
promozione ed educazione per diffondere la cultura della mobilità sostenibile,
coinvolgendo il tessuto sociale, gli enti pubblici e il mondo imprenditoriale.

di Direttore13 Mag 2024 22:05
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