“Una scelta non condivisa”

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Invece  noi condividiamo questa azione di protesta permettendoci però di fare un richiamo all’Anpi e alla tante associazioni che probabilmente, solo ora, si ricordano che esiste un importante Museo Archeologico in questa città che è stato maltrattato con il reale rischio scomparire definitivamente. Ci siamo battuti negli anni scorsi per il suo riposizionamento nel centro storico considerando che era stato chiuso per un piccolo problema di regole sulla sicurezza e  nessuno aveva voglia di spendere qualche soldo per l’intervento necessario. Dicevamo si concordare con il sit in soprattutto perchè Biagio Pace, personaggio di rilievo durante il ventennio, ha lavorato molto a Camarina effettuando importanti ritrovamenti in quell’area e se si deve intitolare qualcosa all’archeologo Pace sarebbe più giusto pensare a questo Parco oggi davvero splendido. Il museo di Ragusa invece è stato fortemente voluto dal Prof. Divita, chiaramontano, che materialmente mise mano alla sua realizzazione.   Riportiamo però la nota dell’Anpi. Un appello corale contro l’intitolazione del Museo regionale ibleo a Biagio Pace – “una scelta non condivisa” – che da giorni occupa le cronache regionali e della provincia di Ragusa. Numerose realtà tra cui Partiti, Movimenti e Associazioni parteciperanno al sit in lunedì 18 marzo 2024 che si terrà in piazza Libertà a partire dalle ore 18.00. Al di là di una scelta calata dall’alto senza avere coinvolto il territorio ragusano si tratta di una intitolazione a una persona che ha avuto un ruolo di rilievo nella politica fascista del ventennio e anche dopo la caduta del regime. Ricordiamo che Biagio Pace dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 aderì alla Repubblica Sociale. Inoltre, non bisogna dimenticare che non fu “semplicemente” uno dei capi del fascismo ibleo, egli fu, soprattutto, uno dei sette estensori, nell’aprile del 1942, del “Nuovo manifesto fascista della razza”.

di Direttore17 Mar 2024 10:03
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