I parlamentari che hanno votato la nuova legge sono degli “eroi”.

< class="t-entry-title title-giornale-before h3">>

Riportiamo un punto di vista di un imprenditore ibleo in merito all’autonomia differenziata. Secondo tale modo di pensare l’autonomia differenziata è una sfida, ma soprattutto una grande opportunità per il territorio. Per la Regione Sicilia rappresenta la possibilità di esercitare alcune funzioni concesse dallo Stato, prevedendo anche la copertura finanziaria attraverso il gettito fiscale quindi si tratterebbe di un’opportunità offerte dalla nuova normativa. Effettivamente la sua voce è fuori dal coro ma noi comprendiamo perchè lui la pensa così. Effettivamente a certi livelli economici, mettendosi in competizione con altri alla stessa stregua, potendo contare su certi sussidi, la sfida può essere affrontata e vinta. Ma la grande preoccupazione dei Siciliani ,come di tanti altri abitanti nel Sud Italia, è che il divario in settori come la sanità o la scuola non potrà che acuirsi. E vero infatti che gli ospedali del nord sono più attrezzati e si attrezzeranno sempre di più. Ma chi farà qualche sforzo per migliorare le strutture in zone già disagiate?  Poi chiamare eroi i deputati del sud che hanno votato la legge mi sembra un po’ troppo. Siamo di fronte a decisioni prese a livello di governo e non si può, anche volendo, sgarrare.  Poi , invece, siamo concordi nel confermare che  la burocrazia costituisce un freno per lo sviluppo dell’isola.  Bisognerà rivedere e limitare i poteri dei burocrati per garantire l’efficienza della pubblica amministrazione. Oggi molte imprese preferiscono investire in altre regioni perché la burocrazia e i tempi lunghi dell’amministrazione siciliana impediscono lo sviluppo delle imprese. L’Emilia Romagna. Il Veneto e la Lombardia sono il motore di sviluppo dell’Italia e dell’Europa. Lo sono diventate pur senza avere l’autonomia. Perché sono regioni che hanno regole e sistemi efficienti che la Sicilia non ha.  Lo stesso imprenditore chiaramontano mette, in questa nota, sotto, accusa l’attuale situazione regionale. «La pubblica amministrazione deve avere regole e tempi chiari e certi, non lasciati alla libera interpretazione. Le prescrizioni che talvolta vengono imposte agli imprenditori sono da folli, a volte senza nessun nesso logico con l’attività che si deve avviare. Un imprenditore che avvia un progetto deve sapere anzitempo cosa gli viene chiesto, queste scelte non possono essere lasciati al libero arbitrio dei funzionari. Il libero arbitrio, utilizzato spesso come abuso dai burocrati, diventa in questo modo frutto di cultura mafiosa». La Sicilia è piena di imprenditori capaci, ma oggi le loro possibilità sono frenate. In conclusione, diciamo noi,  l’autonomia differenziata può essere uno stimolo e un’opportunità, un punto di svolta  ma c’è sempre l’ostacolo creato dai  Siciliani stessi, che è quello di studiare sempre come aggirare l’ostacolo. Le regole troppo ristrette dovrebbero servire a bloccare i furbetti che però si attrezzano subito  e nei guai restano le persone oneste e semplici.

di Direttore29 Gen 2024 23:01
Pubblicità