Se la montagna non va…

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Questo articolo scaturito da una nota di Ragusa in Movimento  conferma quanto detto da noi in altri momenti.
Le regole sono regole solo per alcuni  ma per chi gravita intorno al Comune, in un modo o nell’altro, c’è sempre  la soluzione migliore per ottenere il risultato sperato. Ma questa volta non sono io a sollevare la questione, come dicevamo, è tutta opera di Mario Chiavola al quale gli amici di Ibla non mancheranno di inviare una lettera di richiesta di  rettifica,. Per il nostro giornale invece questa nota rappresenta una notizia che pubblichiamo integralmente..
“Ci sono provvedimenti adottati dal Comune che meritano di essere chiariti, non foss’altro per evitare spiacevoli chiacchiericci che potrebbero gettare un’ombra sull’operato dell’Amministrazione che ritengo, invece, voglia operare in piena trasparenza, dando conto e ragione delle proprie scelte ai cittadini”. E’ quanto sottolinea il presidente dell’associazione Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, rispetto a un provvedimento del Comune che, firmato dal dirigente e dal responsabile del servizio, destina fondi pari a 9.150 euro, iva compresa, al titolare di un’attività di
Ibla che insiste in corso XXV aprile. “Si tratta – chiarisce Chiavola – di una serie di sette eventi, a sfondo culturale e ricreativo, che sono stati avviati da ieri sera, sostenuti con risorse economiche che, da quello che risulta dai documenti, saranno prelevati dai fondi della legge su Ibla. Lasciando stare un aspetto che non ci appare
proprio canonico, in merito al fatto che a lanciare questa proposta sia stato il privato
cittadino titolare di un’attività commerciale e quindi non un’associazione o una
società di servizi, come solitamente accade, c’è un’altra questione che meriterebbe, se
fosse confermata, di essere posta a rilievo, politicamente parlando, e rispetto a cui
chiediamo garbatamente al sindaco di smentire. Ci è stato riferito, infatti, che il
privato cittadino in questione svolge la propria attività in affitto nei locali di un
familiare di un consulente del sindaco, tra l’altro legato proprio ad azioni che hanno a
che vedere con la cultura, come quelli che, in parte, sono stati inseriti nel programma
delle sette iniziative in questione. Se così fosse, riteniamo che, dal punto di vista
dell’opportunità politica, si tratterebbe di una vicenda che meriterebbe di essere
approfondita visto che il Comune andrebbe a favorire il locatario di un parente di un
consulente del sindaco e quindi potrebbe essere che ciò accada per consentire al
locatario di pagare il canone d’affitto a favore del familiare in questione. Il tutto,
naturalmente, con soldi dei cittadini. Inoltre, sembra che il familiare in questione
guidi anche uno degli appuntamenti culturali presentati nel contesto del suddetto
programma. E sembra che ciò sia accaduto proprio ieri sera. Quindi, teoricamente
dovrebbe ricevere, per la sua prestazione, un compenso per l’attività svolta dal suo
stesso locatario che ha presentato la programmazione di cui sopra. Insomma, più di
qualcosa, se queste sono le premesse, non quadra. Ripetiamo: si tratta di voci incontrollate che, però, hanno un sapore spiacevole e rispetto a cui ci auspichiamo un pronto chiarimento da parte del primo cittadino allo scopo di dissipare ogni nube insorgente all’orizzonte. Si andrebbero, infatti, a configurare situazioni di potenziale
conflitto d’interesse rispetto a cui, sinceramente, soprattutto in questa fase, non si
sente affatto il bisogno”.

di Direttore05 Ago 2023 23:08
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