Strategia 2030 ma…

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Ormai siamo alla fine della campagna elettorale e ne abbiamo sentite di tutti i colori. I candidati sono stati sottoposti ad almeno una dozzina, ma forse di più, di incontri a quattro organizzati da ogni tipo di associazione, categoria e circolo.  Tutti con lo stile americano,  domanda e un minuto e mezzo per rispondere. Ma come è possibile affrontare un discorso serio come ad esempio la  strategia per il futuro della città in 90 secondi?  Noi siamo per le vecchie maniere. intervista a solo, con tutto il tempo che si vuole per dare spiegazioni   e risposte adeguate.   Oggi il sindaco uscente ci manda un comunicato nel quale spiega le linee guide per la città del 2030.  Ci permettiamo di fare un appunto perchè tanto, a poche ore dal voto, il gioco è fatto e a meno di notizie sconvolgenti ognuno avrà già a sua idea. Cassi parla della nostra capacità attrattiva e per rafforzarla mette in campo un team di professionisti, speriamo buoni perchè fino ad ora non siamo molto soddisfatti ne dei costi ne  dei risultati, e parla di Polo Fieristico, cittadella dello sport, per inciso mi batto da 10 anni per far riunire sotto questo  termine la quantità di eccellenti  impianti che sono a disposizione nella stessa area, ma manca una specifica ed essenziale voce colpevolmente  trascurata.
Mi riferisco alla ricettività. Se i tanti esperti che si sono avvicendati alla corte dei sindaci iblei  avessero avuto il coraggio di far notare questa mancanza gravissima, se si fossero battuti per creare posti letto in strutture alberghiere piuttosto che favorire la nascita di migliaia di B/B, case vacanze ed appartamenti più o meno legittimati,   forse oggi parleremmo in un altro modo.   Come si può fare di una città una meta turistica se non abbiamo hotel di varie categorie, non abbiamo un centro congressi, non abbiamo complessi vacanze sul mare?
La mappa in copertina fa vedere  la ricettività in città. Gli hotel sono le stelline  il resto è ricettività alternativa. Tutto fa brodo è vero ma con poche strutture  adeguate  non si può sperare di diventare polo turistico.  Lo stesso dicasi per Marina  dove la situazione è praticamente disastrosa. Il progetto dunque per il 2030 dovrebbe prevedere più aree turistiche alberghiere da riservare esclusivamente a chi vuole costruire hotel.
Nel passato, infatti,  a Marina quello che poteva essere dedicato alla ricettività, complici le amministrazioni si sono trasformate in villette utilizzate dai proprietari con l’escamotage dell’affitto turistico. E lo sanno tutti.
Il nostro consiglio vale naturalmente per chiunque sarà il prossimo sindaco. Per il resto ecco il comunicato di Cassì. Ragusa 2030, oltre che meta turistica sempre più riconoscibile, deve quindi essere in grado di produrre processi di sviluppo, innovazione e inclusione a valenza Euro-Mediterranea. In questa direzione, il vecchio Foro Boario diventerà un Polo fieristico polifunzionale capace di accogliere fiere e convegni ma anche manifestazioni sportive e grandi eventi, così da sviluppare quel turismo congressuale di cui spesso si parla. Il primo step, già in corso e dal valore di 800.000€, comprende la riqualificazione delle tettoie, del verde, dei parcheggi. A questo si aggiungerà il secondo blocco di lavori, con finanziamento Pnrr da circa 7 milioni di euro, che include la realizzazione di padiglione polifunzionale, percorsi coperti, tribune, aree espositive verdi, nuovi locali e parcheggi.

Grazie alla riapertura della Scuola dello Sport, oggi già in ristrutturazione e con gestione comunale per i prossimi 30 anni, Ragusa 2030 offrirà una “Cittadella sportiva” in rete con i tanti impianti di zona Selvaggio. Ospiterà il Museo dello sport ed il nuovo impianto polifunzionale coperto, i cui lavori sono stati già aggiudicati.

Una città attrattiva deve inevitabilmente puntare alla formazione di alto livello. Invertire la tendenza che aveva visto prosciugare l’offerta universitaria, anche con l’avvio di un nuovo corso di laurea in Economia, è stata la prima tappa di un programma ampio e ambizioso per rendere Ragusa un polo di specializzazione. Nei prossimi cinque anni sarà completato l’iter per riportare Agraria così come altri corsi di laurea che abbiano attinenza col territorio, dislocandoli anche a Ragusa Centro. Pensiamo quindi ad una Cittadella dell’Alta Specializzazione, in collaborazione con il Consorzio Universitario, per l’organizzazione di master post-laurea e corsi professionalizzanti, sfruttando le potenzialità del Greentech Mediterranean Innovation Hub, il centro per la transizione tecnologica in ambito green e agritech che sta nascendo di Piazza Matteotti, per attirare sempre più giovani e ricercatori. Ragusa 2030 sarà anche Parco Santa Domenica. L’iter per trasformare la Vallata in un vero parco urbano, recuperando la sua funzione di collegamento tra i due Centri storici, è già in corso grazie all’apposito finanziamento Pnrr da 7.150.000€.

Ragusa Città Attrattiva non è un lontano obiettivo ma il naturale proseguimento delle molte azioni avviate in questi 5 anni, rese ancora più ambiziose dal dettagliato programma elettorale che caratterizza la coalizione Cassì Sindaco. Continuità amministrativa vuol dire dare seguito a tutto questo.

di Direttore24 Mag 2023 12:05
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