Chiesta la rettifica. Ecco fatto.
Abbiamo pubblicato ieri sera un articolo dal titolo ” A pensare male si fa peccato ma spesso si azzecca”. Il riferimento era ad una determina dirigenziale la n. 1869 del 27.03.2023 e il conseguente provvedimento autorizzatorio per liquidare la fattura n.5/23 del 14/05/2023 per complessivi € 17.000,00 compreso iva al 22%
dal cap.1708.15 imp.570/2023 a favore del Centro Commerciale Naturale Antica Ibla, con sede a Ragusa Ibla in Corso XXV Aprile al civico
45, CIG. Z793A81B7DG per la realizzazione della manifestazione “ Ibla in Festa”
A questo proposito il suddetto centro commerciale naturale ha inviato una nota affinché si facessero alcune precisazioni e cioè:
I weekend della manifestazione sono stati 6 e non 2 come scritto nell’articolo e quindi il periodo degli eventi è andato da aprile a maggio per un totale di 19 appuntamenti. La cifra di 17.000 liquidata è comprensiva di Iva al 22% che però diciamo noi è una partita di giro per una qualunque società.
E’ bene precisare che nell’articolo non abbiamo mai detto che i 17.000 mila euro erano troppi, per la qualità mostrata degli eventi( basta andar a leggere il programma e lo si capisce bene), ma solo che si tratta di una bella cifra in una città dove per avere un contributo di appena 500 euro si deve sudare e pregare diversi santi. Lo sanno bene gli operatori del settore che lamentano una scarsissima attenzione per ogni loro progetto. Invece, ma senza ironia, il CCN ha avuto contributi o a svolto attività in più occasioni come il Natale, Ibla in Festa, l’infopoit, senza incontrare alcuna difficoltà. C’è ancora la questione del piano strategico. Ben sappiamo che lo stesso è frutto dell’ennesimo progetto scaturito, questo lo diciamo senza tema di smentita, dall’evidente incapacità mostrata da chi opera nel settore a sfruttare le immense risorse del nostro territorio. Quando non si è bravi ad affrontare i problemi o si convoca un tavolo di concertazione o si commissiona un piano strategico. E’ probabile, come dicono quelli del CCN, che tale piano strategico finanziato con i fondi del bilancio partecipato sia costato 22 mila euro ivato. Risulta però che dopo la prima stesura, che non aveva sortito alcunché, è stato chiesto al comune di stanziare per il responsabile di tale piano un’ulteriore somma di 40 mila euro più altri 8 mila, sembra, per le spese vive. Quindi altri 48.000 mila euro che seppur non elargiti al CCN sono pesati sulla comunità iblea come conseguenza del primo intervento. Il progetto partito dal CCN al momento, pare, non avrebbe dato risultati di sorta ma siamo pronti a fare ammenda pubblicando il suddetto piano qualora fosse già a disposizione. Comunque il costo totale per la comunità ha superato di molto i 50 mila citati nell’articolo. E speriamo che ci si fermi a questo. Abbiamo quindi, rispettosi delle regole dell’informazione, ottemperato alla più che legittima richiesta del CCN di rettifica. Non possiamo però rettificare la data della determina di liquidazione citata all’inizio dell’articolo, cioè il 22 maggio. Senza offendere nessuno, e non riusciamo a capire perchè se la siano presa tanto visto che loro non erano stati tirati in ballo, noi abbiamo parlato solo di opportunità per l’amministrazione perchè qualunque atto del genere fatto a meno di una settimana dalle elezioni può essere interpretato male da tutti quelli che sono abituati a fare peccato !