L’abbandono del cittadino da parte della sanità pubblica

Nel sistema sanitario nazionale si evidenzia un continuo trasferimento di servizi prima gratuiti per tutti i cittadini, verso le strutture sanitarie private in convenzione con lo Stato ed a totale discapito degli italiani. Strutture della Sanità Privata che sempre più spesso ormai dichiarano ai cittadini che il budget loro assegnato è terminato e possono offrire la prestazione sanitaria solo a pagamento, ed il famigerato budget concordato con il SSN stranamente già a marzo e non a ottobre o novembre, come sarebbe logico prevedere, è terminato.
La distruzione del SSN inizia con la trasformazione, anche nel nome, degli Ospedali che da Presidi
Ospedalieri passano ad “AZIENDE OSPEDALIERE”; che curano più il bilancio che i pazienti.
Da quella iniziale trasformazione, al Sistema Sanitario Nazionale in 10 anni sono stati sottratti 37
miliardi di finanziamenti, e contestualmente è aumentata la spesa verso la sanità privata, che però,
in quanto tale, tende a sviluppare principalmente le prestazioni più remunerative e in caso di una
emergenza sanitaria comunque chiede sempre supporto al SSN, mostrando i suoi reali limiti.
Questa riduzione della spesa a favore del SSN ha ridotto i posti letto, sempre per rincorrere una presunta razionalizzazione dei servizi sanitari offerti, ritenuta necessaria per evitare sprechi e duplicazioni delle prestazioni sanitarie.
Ricordiamo che in Italia nel 1981 avevamo ben 530.000 posti letto mentre nel 2020, ultimo
dato disponibile, ci ritroviamo con soli 191.000 posti letto sparsi nell’intero territorio nazionale.
Durante la pandemia, a causa di una ulteriore errata politica del ricambio professionale del settore,
gran parte dei servizi sono stati ridotti o addirittura sospesi, poiché i pochi medici ed infermieri
ancora in attività sono stati tutti dirottati verso l’emergenza sanitaria.
Pretendere di consentire gli studi di medicina e di scienze infermieristiche solo a chi supera dei quiz ha creato una evidente mancanza di professionisti sanitari in grado di coprire le esigenze nazionali. Questa mancanza di personale fa peggiorare la qualità del servizio, e si ripercuote sui cittadini che si ritrovano con liste d’attesa lunghissime e vergognose per le visite specialistiche e per i ricoveri programmati. I cittadini, che possono permetterselo si rivolgono al settore sanitario privato, per non parlare poi dei pronto soccorso intasati.
Ma non tutti hanno la disponibilità economica per curarsi attraverso la sanità privata per gli alti
costi che comporta e, abbandonati a se stessi, rinunciano a curarsi.
Oggi gli italiani vivono un totale abbandono da parte della sanità pubblica.
Questo articolo è estrapolato da un comunicato stampa a firma del Segretario Regionale Sinalp Dr. Andrea Monteleone.

di Direttore03 Apr 2023 23:04
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