Ma cosa si aspetta.
Il commissario dell’ Asp Russo, nei giorni, scorsi si è incontrato con il direttore sanitario dell’ente Raffaele Elia e con il responsabile DMI dott. Comisi per cercare di risolvere il problema della riapertura del reparto di pediatria al Giovanni Paolo II. A quanto pare, anche se con una trafila macchinosa e qualche rinuncia d’obbligo come, per esempio, la riduzione delle visite ambulatoriali, il problema è stato risolto. Ma non basta. Mi hanno chiamato dei medici lamentando che la situazione d’emergenza esiste, e molto evidente, anche in altre aree ospedaliere. Ci viene subito da pensare al Pronto Soccorso di Ragusa ma non solo. Ora credo che Russo dovrebbe subito incontrare i responsabili dei reparti di chirurgia d’urgenza nei 3 ospedali e di qualche PTE perchè, come abbiamo detto più volte, la buona sanità parte dal pronto soccorso cioè dal primo approccio con l’ospedale. Ora sappiamo che non ci sono medici, per vari motivi, ma si potrebbero attivare altri indirizzi terapeutici e tecnologici in modo da facilitare il rapporto con il paziente e dare più risposte. Infatti la cosa che fa più arrabbiare il malato e i parenti è questa attesa di ore e ore senza che nessuno ti dica niente. Ma c’è di peggio non essendoci posti letto nei reparti, finiti quelli in astanteria o come si chiama oggi, non resta che sistemare il paziente in una barella e lasciarlo li vicino al pronto soccorso. Non credo che sia etico per il medico e per la struttura. Non vorremmo però che il commissario Russo essendo a e termine, avendo davanti a se solo qualche mese, decida di lasciare le cose come stanno e passare la patata bollente al nuovo manager, se e quando arriverà. Noi crediamo che questo sia uno dei compiti che deve svolgere la stampa, ma anche i sindaci per la verità. Facciamo da stimolo e vediamo che succede.