C’è del marcio a…. Cannes!

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Riprendiamo una frase divenuta storica che però faceva riferimento alla Danimarca e non alla ridente località francese.  A pronunciarla  è Marcellus, ufficiale danese, nell’Amleto (Atto I, scena IV), durante la prima apparizione dello spettro. Nel vocabolario on line di Treccani  l’espressione, tratta appunto dall’Amleto shakespeariano, è  usata, per lo più scherzosamente, con allusione a situazioni illecite, poco limpide, ecc.   Ora non sappiamo se il presidente della Regione Renato Schifani abbia pronunciato questa frase, che ci sarebbe stata a pennello, ma è certo che ieri ha nuovamente sollecitato al dipartimento del Turismo l’invio di una relazione e di tutta la documentazione relativa alla partecipazione della Regione Siciliana alla prossima edizione del Festival internazionale del cinema di Cannes, in quanto nulla, ad oggi, nonostante l’urgenza, è ancora pervenuto alla Presidenza.  Nel dettaglio il presidente ha specificato che gli approfondimenti richiesti dovranno essere circostanziati e riguardare anche tutta l’attività istruttoria e, in particolare, l’attività di affidamento( a questa società del Lussemburgo) secondo l’art. 63 del Codice degli appalti che si riferisce a procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara. In un comune qualunque una procedura del genere avrebbe suscitato un tale scalpore da impedire ogni proseguimento dell’itaer ma si sa alla Regione tutto può accadere.  Con il documento inviato Schifani ha chiesto inoltre chiarimenti anche sui motivi della mancanza della fidejussione e in merito alla procedura in materia di certificazione antimafia, “non apparendo, allo stato, convincenti quelli dedotti in decreto”. La relazione e gli atti richiesti, inoltre, dovranno essere corredati da documentazione audiovisiva relativa alla edizione 2022 della manifestazione.
Offrendo l’ausilio della segreteria generale, del dipartimento regionale del Bilancio e Tesoro e dell’ufficio legislativo e legale, il presidente Schifani ha precisato che, “in esito agli approfondimenti”, l’amministrazione regionale dovrà necessariamente valutare, tra le azioni da intraprendere, anche quelli in autotutela, totale o parziale, compresi gli atti cautelari, anche di sospensione, nell’ipotesi in cui si riscontrino responsabilità di qualsiasi tipo che possano causare danno, anche solo potenzialmente e anche solo d’immagine, alla Regione Siciliana.

di Direttore10 Gen 2023 12:01
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