Finalmente è fatta! Ma..

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Alla fine l’assessore Giovanna Licitra può ritenersi soddisfatta. E’ riuscita a portare a termine il compito affidatogli dal Gal Terra Barocca, con circa 300 mila euro da spendere.  Si èa anche  chiusa la vicenda di quel bando proposto e riproposto, alla ricerca di un  gruppo di giovani in grado di rispettare le direttive giudicate da più parti fuori dalla realtà , e che finalmente  permette al comune di liberarsi  del peso della gestione logistica del castello. E’ bene infatti dire che al castello ci sono impiegati del comune che fanno il loro lavoro ma non possono gestire l’ufficio informazioni e fare il caffè per i turisti. E’ una gestione come va di moda oggi: ibrida. Io, comune, ti do 300 mila euro l’anno per gli impiegati,  li voglio tutti laureati e bilingue, per il resto devi arrangiarti vendendo borsette e calamite o qualcosa del genere. Insomma un modo, come dicevamo di  affrancarsi da questo peso del castello e dare  servizi. Il Gal è tutta un’altra cosa.  Da anni lo stato, la regione, l’Europa, nella convinzione che tutti quelli che operano localmente sono dei ladri ed approfittatori, ha creato degli organismi intermedi, che chiamano di governance partecipata, che si occupano di aggredire i finanziamenti e distribuirli secondo le regole che lo stesso Gal si è imposto. Il concetto  l’ho ripetuto più volte,   non se l’abbiano a male i responsabili che pure sono ottime persone, ma i gal si sono sostituiti agli assessori che non servono più capaci di guardare al futuro con una visone di crescita strategica ma basta che siano nella cordata giusta, e il Gal Terra Barocca è davvero tra i migliori, per ottenere fondi congrui per fare quello che è stato loro suggerito. Vale per gli infopoint che non sono neanche tutti uguali per essere anche “punto di riferimento” per il turista itinerante, per i magazzini che diventano musei dei prodotti locali o altre interessanti iniziative del genere. Ma torniamo ad oggi. L’infopoint non è neanche nel Castello. Occupa l’androne della entrata secondaria del maniero che è stato trasformato in ufficio con qualche mobile ed espositore, poi una grande sala che è stata, nel passato, utilizzata in modo positivo per esposizione varie. Infine nel baglio piccolo, prima del paravento del Mudeco, si è attrezzato  uno stanzone che nel passato aveva avuto diverse destinazioni facendolo diventare, nello stesso momento, caffetteria e book shop. Non mi è sembrata una grande soluzione. In inverno per esempio se entra un gruppetto di 10 persone per prendere un caffe occupano tutto il locale.  Insomma si poteva fare di più se è vero che sono stati stanziati dal Gal 293 mila euro. Da precisare però che una parte di questa somma è servita per realizzare il contestatissimo infoponit “container”  di Marina di Ragusa che sembra sia costato quasi 60 mila euro. Eppure, secondo me,  il Comune, tra rotatorie, ciclovie, marciapiedi, scali merci etc etc. poteva sistemarli a sue spese  quei 2 locali al castello e mettere l’ufficio informazioni dentro il baglio grande per soddisfare quei  tanto decantati 100 mila visitatori.

di Direttore28 Ott 2022 22:10
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