C’è una buona stella siciliana?
“Miccichè resta a Palermo, forse andrebbe a Roma soltanto se riuscisse a soffiare a Musumeci il ministero del Sud”, Abbiamo letto su un giornale on line. Ma ora la notizia è certa Musumeci, nonostante tutto, è stato nominato ministro per il sud e per il mare. Dunque Miccichè resta all’Ars. Cosà farà è ancora tutto da vedere. Ma a noi di Miccichè frega ben poco. C’è invece una congiuntura interessante che deve per forza giovare a noi siciliani. Si è sempre detto che avere governi omologhi tra Roma e Palermo è il massimo delle aspettative se poi c’è anche il ministro per il sud che è siciliano, ma ancora di più, è stato presidente della regione, fresco fresco, dovremmo trovarci in una condizione irripetibile per tentare di superare qualche gradino dell’incolmabile gap che ci divide dal nord. Contano però i rapporti. Come stanno Schifani e la Meloni? Si dice siano “in buoni rapporti”. Lui è di Forza Italia ma ultimamente sembra un forzista abbastanza annacquato . E’ uomo delle istituzioni ed è, anche, il candidato vittorioso del centrodestra, indicato, in Sicilia, dal neo presidente del Senato, Ignazio La Russa (siciliano anche lui), e dunque da Meloni e Fratelli d’Italia. Può esserci un filo diretto tra Palazzo Chigi e Palazzo d’Orleans ? Certamente parlando dei rapporti umani, sempre condizionanti perfino in politica, i vertici sono rappresentati da persone che si parlano e che hanno una certa vicinanza. Mettiamoci anche Musumeci ministro senza portafoglio, ringraziato a Roma dopo la sua rinuncia a dare battaglia fino all’ultimo per la candidatura. Molti ministeri hanno cambiato nome, a cominciare da quello, abbastanza fantasioso, della transizione energetica che è diventato Ambiente e sicurezza energetica il che fa presagire nuove aperture su diversi fronti dell’economia. Per Musumeci la dicitura esatta del suo ministero è ‘Politiche del Mare e Sud’. Dentro c’è tutto considerando che la nostra è una penisola circondata da più mari ma questo apre ad azioni di ogni tipo. Nello non può disconoscere le sue origini e non c’è dubbio che la Meloni questo glielo riconosce, nel senso del bilanciamento con il Nord. La conclusione è che se tutto va bene, e non mi interessa fare valutazioni politiche e partitiche sul governo, qualcosa potrebbe cambiare per la Sicilia.