Il PD di Comiso protesta ma acconsente.

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Un colpo alla botte e una al cerchio! Dispiace dirlo. Il PD di Comiso fa da stampella alla amministrazione ma si lamenta del fatto che la Sac è diventata proprietaria di quasi il 100% dell’aeroporto approfittando, forse consapevolmente e colpevolmente, del difficile momento economico  dei comuni e della confusione che regna sovrana alla Regione.
In un comunicato oggi, Gigi Bellassai dice: Il Partito Democratico manifesta ancora una volta il proprio parere favorevole al progetto di fusione per incorporazione
della So.A.Co. Spa in S.A.C. che oggi approderà in Consiglio Comunale a Comiso, come era stata fatto in precedenza (omissis).
Ribadiamo però che la vicenda è davvero paradossale e desta molte perplessità in quanto la Regione Siciliana a seguito
della Legge regionale N°15/2021 – con la quale veniva stanziato un contributo straordinario di € 2.765.000 – approvata all’unanimità
dall’ARS, aveva trasferito le risorse per consentire al Comune la sottoscrizione delle quote destinate alla ricapitalizzazione, salvo
inibirne il trasferimento del Comune di Comiso alla So.A.Co. su disposizione dl Dipartimento delle Infrastrutture, Mobilità e
Trasporti, che ha postulato una misura di Aiuti di Stato (art. 107 -TFUE), valutando tale intervento come un finanziamento che
falserebbe la concorrenza incidendo sugli scambi nel mercato del trasporto aereo dell’Unione Europea.
Una situazione drammatica e pirandelliana, perché a seguito di ciò il Comune oggi il Comune di Comiso, come avevamo
paventato, vede erosa la propria presenza azionaria in So.A.Co dal 35% (conquistata con grandi sacrifici nella configurazione
della governance dello scalo aeroportuale) a solo il 3,85% pari al risibile valore di € 209.889,00.
La vergognosa pastoia burocratica diventa una matassa quando il comune di Comiso un giorno prima della scadenza,
esercita il diritto d’opzione per la sottoscrizione delle quote azionarie riservate, senza tuttavia versare le somme necessarie,
violando così l’art. 2439 del Codice Civile con la conseguenza di essere messo in mora da So.A.Co che richiede e ottiene
l’anticipazione delle risorse da parte del socio di maggioranza SAC (deliberato il 26 novembre 2021) nelle more che il Comune possa
provvedere. Così l’anticipazione della SAC la mette in condizione di avere il 95% della So.A.Co
Per poter disporre delle risorse su richiesta della Regione, il Comune è stato costretto ad adire la procedura di notifica alla
Commissione Europea per la concessione di Aiuti di Stato il cui esito ancora oggi non è arrivato
Preso atto della disponibilità della SAC, con l’art. 42 del proprio statuto che prevede entro il 31 gennaio 2023 la possibilità
del CDA di deliberare l’aumento di capitale riservato al Comune di Comiso, ove ne dovesse avere la possibilità. Rimane il fatto che
oggi il nostro Comune ha di fatto perso la propria partecipazione azionaria nella fase in cui si realizza la fusione per
incorporazione tra le società dei due aeroporti di Comiso e Catania che certamente rappresenta la salvezza per l’Aeroporto Pio
La Torre, con reali e concrete possibilità di sviluppo, ma ne quale l’Ente locale perde ogni possibilità tangibile partecipazione.
Ancora una volta la Regione Siciliana opera in modo incoerente e contraddittorio tra realtà aeroportuali come Comiso e
Trapani e tra procedure di assegnazione dei contributi, tenendo conto del fatto che per anni che la So.A.Co, attraverso il Comune di
Comiso, ha avuto finanziato dalla Regione i costi ENAV per i controllori di Volo, senza che questi i configurassero come aiuti di
Stato.
Questa è la storia e forse gli amici del PD sono troppo onesti per andare a pensare male. Ma chi vi scrive è invece convinto che tutto questo
sia stato architettato con una subdola strategia. Eppure avevamo avvertito il sindaco e lo stesso Bellassai di quanto stava accadendo a Comiso
ma nessuno ha voluto  alzare un dito forse perchè alla fine va bene a tutti che la questione sia finita così.
Non c’è preoccupazione da parte della governance dello scalo e del comune. Tranquilli. Così si vive senza preoccupazioni di alcun tipo.
Ma la politica deve dire la sua. Dovrebbe rendere conto agli sforzi fatti in tutti questi anni a personaggi del nostro territorio che si sono impegnati per ottenere i finanziamenti per dare l’aeroporto alla provincia. Se avessero saputo che finiva così non avrebbero certamente fatto tanto..

Bellassai conclude che bisogna, con amarezza, prendere atto che l’Amministrazione comunale si è fidata della Regione Siciliana, politicamente omogenea a quella casmenea, e che ad oggi la comunità ha di fatto perso quasi tutta la propria partecipazione a SoACo e rischia di avere un ruolo trascurabile e
marginale, con una percentuale da prefisso telefonico, nella SAC che gestirà lo strategico sistema aeroportuale del sud-est.

di Direttore12 Apr 2022 16:04
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