Giallo o Arancione.

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A guardare i numeri del contagio  la Sicilia corre  verso l’arancione a meno di improvvise frenate. Le regole prevedono che la zona arancione scatta quando l’incidenza dei contagi è uguale o maggiore a 150 casi settimanali ogni 100.000 abitanti e nelle regioni vengono superate due soglie di allerta per i ricoveri: 30% dei posti letto occupati nei reparti ordinari e 20% nelle terapie intensive.  Tali limiti sembrano ampiamente superati soprattutto dopo i dati del 6 gennaio.  C’è anche la questione ricoveri, sebbene la percentuale di malati che finiscono in terapia intensiva è ancora molto bassa rispetto ai contagi che si registrano in questi giorni visto che la stragrande maggioranza dei positivi vaccinati è a casa con un raffreddore. Il rapporto tra gli ingressi in Rianimazione e le nuove infezioni, infatti, in base all’ultimo bollettino i ricoverati in terapia intensiva sono aumentati di solo 4 persone. Secondo di esperti il motivo  è da ricercare soprattutto nell’aumento delle terze dosi ma anche sul fatto che la variante Omicron “si sta dimostrando molto più contagiosa della Delta ma meno patogenica dei lignaggi che l’hanno preceduta”. Ma a lungo andare con questo trend  si rischia di superare la soglia entro le prossime settimane, probabilmente entro fine mese il che  farebbero scattare automaticamente la zona arancione. Ribadiamo però che la Regione sta rispondendo molto positivamente alla campagna vaccinale infatti i dati del Bollettino settimanale Dasoe del 6 gennaio mostrano un’altissima percentuale di adesione da parte della popolazione. Anche l’inizio del 2022 ha visto un progressivo aumento di vaccinati in tutte le fasce d’età, con un vero e proprio boom di prime dosi tra i giovani e un forte incremento delle terze dosi». Ma cosa cambierebbe se si dovesse passare in zona arancione?
A differenza di quanto accade in zona gialla, in quella arancione serve il super green pass per il ristorante, anche all’aperto, le piscine, le palestre, le feste dopo le cerimonie, i centri culturali e ricreativi, anche all’aperto. Ma serve il certificato rafforzato anche per entrare nei centri commerciali nei festivi e nei prefestivi, oltre che per ottenere lo skipass. Inoltre, chi non è vaccinato o guarito, in zona arancione non può uscire dal proprio comune di residenza se non per motivi di «lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune». Chi è in possesso del green pass base e quello rafforzato, invece, può muoversi liberamente all’interno e fuori dalla Regione. Consentito a tutti spostarsi da Comuni di massimo 5mila abitanti verso altri Comuni entro i 30 chilometri, eccetto i capoluoghi di provincia. Garantito per tutti il servizio di scuolabus. Nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie si può entrare solo con tampone negativo o terza dose. In zona arancione si può sempre accedere nei negozi, con la distinzione dei centri commerciali nei prefestivi e festivi dove, come detto, scatta l’obbligo di super green pass (ad eccezione di alimentari, edicole, librerie, farmacie e tabacchi).  Per quanto riguarda bar, ristoranti e alberghi, già dal 10 gennaio ci sarà l’obbligo di super green pass per consumare al banco e per sedere sia al chiuso che all’aperto. In arancione, l’obbligo riguarderà tutto il servizio di ristorazione, all’aperto e al chiuso, ma anche chi alloggia nelle strutture alberghiere e per gli esterni. Per partecipare a prove di concorso pubblico in presenza in zona arancione, è necessario avere almeno la certificazione base che si ottiene col tampone.

di Direttore07 Gen 2022 11:01
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