Meglio tardi che mai

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Sono passati più di  10 anni dal quel giovedi 8 aprile quando l’amministrazione Dipasquale presentò in conferenza stampa il progetto per la realizzazione di un grande posteggio interrato sotto la Villa Comunale di Ibla che avrebbe dovuto cambiare, completamente, il modo di  fruire, economicamente e dal punto di vista viario, il nostro centro storico. Di Pasquale per la verità era un patito di questo tipo di strutture visto che sotto la sua amministrazione se ne realizzaronfoto articoloo ben 3 che oggi vivono però alterne fortune. La logica per la realizzazione di parcheggi nei centri storici è figlia della  ricerca di soluzioni ai problemi connessi all’accessibilità e viabilità favorendo così la decongestione viaria e mitigando l’inquinamento sia acustico che ambientale.  Proprio in  questa ottica ma anche per l’assoluta necessita di trovare posto alle auto dei tanti visitatori di Ibla, fu pensata  tale struttura già da allora avrebbe dovuto insistere  nella zona d’accesso a nord-est (fra via Peschiera e la scalinata di via Giardino)realizzando  un parcheggio di ben quattro livelli sottostrada per ospitare oltre 650 veicoli. La sua previsione  venne inserita nel piano triennale delle opere pubbliche 2010/2012 con un intervento stimato di 17.800.000 euro. Il primo passo, propedeutico alla realizzazione dell’opera fu  quello inerente all’espropriazione di alcune aree limitrofe impegnando circa 400 mila euro recuperati tra la legge su Ibla e il Piano di Spesa del 2010.  L’opera fu presentata appunto in conferenza stampa rimarcando che la sua realizzazione avrebbe compreso anche la riqualificazione di tuta quella zona  contemplando anche la rimodulazione dell’asse viario di accesso alla città, ovviamente, nel rispetto delle componenti paesaggistiche. Per la realizzazione del progetto l’ipotesi di finanziamento, già stabilita dal consiglio comunale, è stato  il project-financing.  Negli anni fu individuata anche la ditta disposta ad investire che però è rimasta in totale silenzio fino ad ora. Insomma sembrava tutto a posto e  sarebbe davvero interessante cercare di capire dove  le pratiche si sono arenate. Dieci anni  dopo, dopo immense critiche alla lentezza di Piccitto e Cassì finalmente tutta la pratica emerge da dimenticatoio. Domani se ne parlerà in commissione ambiente e lunedi in consiglio come argomento aggiunto.  Il consigliere D’Asta qualche giorno fa aveva lanciato un appello affinchè si facesse in fretta e noi siamo d’accordo con lui solo che non possiamo chiudere gli occhi su questi 10 anni sulle lamentele dei turisti ai quali portano via la macchina con il carro attrezzi, dei Ragusani che devono prendere la navetta, e del comune che spende i soldi per la navetta. Faremo qualche indagine ma solo per capire se c’è stata qualche negligenza per il resto approviamo al più presto quello che c’è da approvare…

di Direttore14 Nov 2021 21:11
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