Tre su novantuno.

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A prima vista di fronte ad una percentuale così bassa ci verrebbe da dire che come al solito nessuno pensa alla nostra provincia visto che si interviene in solo 3 siti interessati. Ma ora debbo pensare per capire  se è un affare per la regione o per la ditta. Sono stati finanziati lavori per una maggiore efficienza nell’uso dell’energia per parchi archeologici, musei ed edifici storici in tutta l’Isola. Saranno interessati da interventi di ammodernamento ed efficientamento, grazie a un innovativo contratto di “project financing” tra la Regione Siciliana e l’azienda Gemmo Spa che si è aggiudicata la procedura di evidenza pubblica europea gestita dal dipartimento regionale dell’Energia.  
«Coniughiamo efficienza energetica e valorizzazione del nostro patrimonio storico, artistico e architettonico. L’adozione di strumenti contrattuali innovativi ha  affermato l’assessore Baglieri – oltre a dimostrare le capacità amministrative della Regione Siciliana, conferma che la tutela dell’ambiente e quella dei beni culturali possono procedere unitamente e creare opportunità per l’iniziativa economica privata».
 «Questo intervento di efficientamento energetico su 91 luoghi della cultura – sottolinea lassessore Samonà – ha un carattere fortemente innovativo in quanto tende a permettere che siti importanti della nostra regione siano allineati agli standard energetici sulla sostenibilità ambientale, con una significativa riduzione dei consumi e delle emissioni di agenti inquinanti. Si tratta, però, anche di un intervento di valorizzazione dei nostri beni culturali, dal momento che un’adeguata illuminazione, in relazione alla tipicità e storicità dei luoghi, ci consentirà di farli apprezzare al meglio. A fare gli interventi  la società Gemmo che detiene anche nel settore dei beni culturali – si pensi agli interventi alla Reggia di Venaria Reale, al Teatro della Fenice, alla Biennale di Venezia o ancora all’Arena di Verona una certa laedership-  L’azienda ha l’esperienza e le competenze necessarie per coniugare transizione ecologica ed efficientamento energetico con la tutela di un patrimonio culturale che il mondo intero ammira. Ma veniamo a parlare degli interventi previsti. A Ragusa sono solo 3   Soprintendenza Ragusa,  Museo Kamarina, Area archeologica di Cava d’Ispica gli altri 88 sono nelle  8 province rimaste.  C’è una spesa di di 20 milioni e 66 mila euro, sostenuta per 10 milioni e 233 mila euro dalla società privata e per 9 milioni e 832 mila euro dalla Regione, con le risorse Po Fesr 2014/2020 – Azione 4.1.1.  In particolare è prevista la riqualificazione dei sistemi di climatizzazione e di illuminazione (“relamping”), l’installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e di sistemi avanzati di automazione e controllo, attività di conduzione, manutenzione e monitoraggio. Inoltre, è prevista la riqualificazione energetica degli involucri di 16 edifici, selezionati tra i 91 immobili interessati. Il contratto di cosiddetto “shared savings” (risparmi condivisi) tra Regione e concessionaria ha una durata di 30 anni. Dopo una prima fase di esecuzione dei lavori nei singoli siti coinvolti, specificata da un dettagliato cronoprogramma con scadenze differenziate sino al 30 giugno 2023, l’azienda gestirà gli impianti per 28 anni, curandone anche la manutenzione ordinaria.
di Direttore21 Ott 2021 15:10
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