Vuelta: Riecco Caruso

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Abituato al suo nuovo ruolo di leader, abituato ormai anche alle imprese. Dopo il trionfale  giro d’italia chiuso al secondo posto alle spalle di  Bernal  e dopo la parentesi olimpica in cui ha giocato da gregario di lusso, Damiano Caruso ha scelto di correre la Vuelta da battitore libero e la nona, complicatissima tappa (Puerto Lumbreras – Alto de Velefique) per provare a fare il colpaccio. Per il siciliano, scappato in una giornata di caldo feroce assieme a dieci altri compagni subito dopo il via, 71 chilometri di fuga solitaria con tre gran premi della montagna da valicare e l’arrivo sul durissimo Alto de Velefique. Il suo vantaggio sul gruppo (arrivato a sfiorare i sei minuti) si è progressivamente ridotto sulla lunga ascesa finale per il rabbioso attacco del leader Primoz Roglic e di Enric Mas. Caruso ha vinto (188 km a 37 di media) con 1’05” su Roglic, sempre più in maglia rossa, e 1’06” sullo spagnolo Mas, salito al secondo posto in classifica generale davanti a Miguel Angel Lopez. Erano tre anni che un italiano non vinceva una tappa alla Vuelta  tappa che a Caruso è valsa anche la maglia di miglior scalatore. In difficoltà tutti gli Ineos, con Adam Yates che probabilmente strapperà la fascia di capitano a un Bernal affaticato e Carapaz lontanissimo, bene Ciccone, fuori classifica Landa.

di Direttore23 Ago 2021 09:08
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