Locali in quarantena ma il 77% dei ragusani è vaccinato…

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La movida estiva alimenta i contagi. A Marina di Ragusa corrono voci che riguardano alcuni locali alla moda.  Un certo numero di dipendenti avrebbe  contratto il virus senza comunicarlo alle autorità. Si tratta soprattutto di giovani che magari non mostrano sintomi pesanti ma c’è sempre il pericolo di  contagiare qualche cliente. Sarebbe giusto  far sapere ai cittadini di quali locali si tratti in modo da consigliare gli eventuali avventori dei giorni precedenti  di premunirsi con un tampone senza però andare in giro. Ma a quanto pare non c’è obbligo di comunicazione o se c’è in pochi rispettano tali indicazioni. Questo vale per tutte le località balneari della provincia che, invece, cercano di non far sapere a nessuno se hanno dei dipendenti con il covid. Ora aspettiamo con ansia il passaporto verde nella speranza che  i gestori sappiano rispettare questa regola. che riguarda le seguenti categorie
Servizi per la ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per consumo al tavolo al chiuso;
Spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi;
Musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;
Piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
Sagre e fiere, convegni e congressi;
Centri termali, parchi tematici e di divertimento;
Centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione;
Attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
Concorsi pubblici.

Ancora ieri, a Ragusa, parliamo della provincia però, abbiamo registrato oltre 150 contagi  e addirittura quasi 250 un paio di giorni fa. I sindaci che, tra l’altro, sono la massima autorità per la sanità cittadina  devono studiare qualcosa per convincere tutti, esercenti e clienti, ad agire con trasparenza e rispetto reciproco .
Intanto alla data di martedì 3 agosto – ha dichiarato il sindaco Peppe Cassì -, su 64.221 ragusani con più di 12 anni, e quindi vaccinabili, ben 49.503 (il 77,08%) si sono già sottoposti almeno alla prima dose. I numeri non mentono e lasciano poco spazio alle interpretazioni.
Si tratta di un dato straordinario se pensiamo che oggi la media nazionale è del
61,44% e quella siciliana è del 55,63%.  Più vaccinati vuol dire meno ricoveri, meno casi da terapia intensiva, meno decessi
e, con l’entrata in vigore del green pass, maggiore circolazione di denaro e conseguenti benefici per tanti operatori economici.
È una questione di senso civico, di livello culturale che genera fiducia nella scienza, di responsabilità, di rispetto per sé stessi e per gli altri. Fattori nei quali evidentemente i ragusani non sono secondi a nessuno. Ma anche qui, come in ogni
cosa, si può fare ancora meglio, con la consapevolezza che vaccinarsi è l’unica arma davvero efficace per tornare a una vera, piena normalità”.
E noi siamo completamente d’accordo. Purtroppo non tutti la pensano così .

di Direttore04 Ago 2021 12:08
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