Mannoia ma quanto mi costi!!

Io non c’ero e quindi non posso giudicare la portata dell’evento ma a guardare le foto si è trattato, di sicuro,  un notevole successo di pubblico.  Per me la questione è un’altra: Vale la pena di spendere 111 mila euro per una cantante che si esibisce in 13 brani, come dice la delibera comunale, in pratica pagando circa 8.500 euro a canzone? Il comune potrà dire: ma noi siamo intervenuti solo con 20 mila euro è la gente che ha pagato il resto.  Ok! Ma il dilemma resta lo stesso. Poi c’è anche  un’altra questione da valutare e cioè se i fondi utilizzati per pagare , in  delibera c’è scritto capitolo 1715, sono quelli della tassa di soggiorno. Se così fosse ci sarebbe un evidente  contrasto con il regolamento della tassa stessa. Dunque si dovrebbe, una volta per tutte,  rispettare il regolamento o cambiarlo e così il comune potrà operare come vuole senza i limiti, secondo me sacrosanti, “imposti” dall’imposta di soggiorno che era stata studiata per ben altri motivi,  Ma le mie considerazioni lasciano il tempo che trovano invece c’è un intervento del M5S  proprio sull’argomento Mannoia che lamenta i costi troppo alti per gli spettatori.

““Il concerto di Fiorella Mannoia è stato pagato dai ragusani che sono andati a vederlo per ben due volte. Lo si scopre dalla determina del settore Sviluppo economico – Promozione della Città – Sport che, con il documento 205 del 12 agosto scorso, ha deliberato la concessione di ventimila euro all’associazione culturale che ha organizzato l’evento dello scorso 16 agosto”. Lo affermano i consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle che annunciano la stesura di una interrogazione in cui avanzeranno una serie di interrogativi alla Giunta municipale, sindaco in testa, per ottenere, nel luogo deputato al confronto istituzionale, le risposte dovute da parte di chi amministra Ragusa. “Nell’interrogazione – dicono i consiglieri pentastellati – intendiamo mettere in rilievo alcune difformità presenti nel dettato della determina. Ci chiediamo, ad esempio, perché il contributo è concesso a un’associazione che possiede un determinato nome mentre quella che di fatto ha erogato i biglietti è poi un’altra. Soprassediamo, poi, sulla confusione che si è fatta nel citare il luogo in cui si sarebbe dovuto tenere il concerto, scambiando a tratti piazza Libertà con piazza San Giovanni. I principali chiarimenti, però, li chiediamo su un punto specifico. Quale? L’associazione promotrice del concerto fa sapere che lo stesso avrà un costo di 111.020 euro e che prevede di ospitare, a pagamento, un massimo di 3.800 persone. Sempre nella stessa determina, si precisa che l’associazione in questione ha previsto un costo dei biglietti pari a 24 euro per ogni posto e che quindi prevede un incasso di 91.200 euro. Ecco perché per pareggiare i conti, cioè per arrivare alla cifra di 111.000 euro, il Comune ha dovuto sborsare la cifra di 20.000 euro. Veniamo al dunque. Ci risulta che i biglietti abbiano avuto prezzi variabili, dai 30 ai 60 euro, in base al posto che sarebbe stato occupato. Ci chiediamo come si concilia questa informazione con quella che abbiamo desunto dalla determina, cioè che il costo sarebbe stato di 24 euro ciascuno. Quindi, il ragusano che è andato al concerto, che avrebbe potuto auspicare un prezzo, diciamo così, più politico, ha pagato di più, in alcuni casi addirittura il doppio, rispetto a quanto era stato preventivato? E se ciò è accaduto, quali sono le spiegazioni che vuole dare l’amministrazione comunale alla città rispetto alle sollecitazioni che continuiamo a ricevere da chi ha visto il concerto e non si capacità di avere pagato di più rispetto a quello che era stato concordato nella determina di cui stiamo parlando? Era giusto il proposito di calmierare il prezzo del biglietto, così come si evince dalla determina di cui stiamo parlando. Questo, però, nei fatti sembra che non sia accaduto. Ecco, vorremmo che l’amministrazione fornisse spiegazioni a tal riguardo, a noi ma soprattutto alla città. E’ stato un grande evento ma occorre la massima trasparenza quando si parla dei soldi dei ragusani. Che non possono essere erogati senza le opportune cautele sul fatto che ciò che sia scritto e pattuito rischi poi di non verificarsi”
per concludere dire che comunque non è una novità che a Ragusa da un bel pò di anni, nelle ultime amministrazioni,  ci sia un filone di eventi che alla fine servono a far guadagnare troppo gli organizzatori e meno i cittadini

di Direttore23 Ago 2019 19:08
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