Il salotto della città. Modica dovrebbe studiare progetti alternativi

Le isole pedonali sono molto appetibili per i commercianti cittadini e la cosa viene discussa anche a Modica.  “La chiusura di una sola parte di corso Umberto in una fascia oraria ristretta – dice Iemmolo dell’Ascom  è riduttiva. Noi come Confcommercio siamo favorevoli a creare unʼisola
pedonale permanente che non si concentri solo sui 100/150 metri circa di corso
Umberto ma che si estenda dalla piazza Corrado Rizzone fino a piazza Falcone
Borsellino includendo tutte le viuzze e scalinate su cui si affacciano edifici e chiese di
grande interesse storico e architettonico. Affinché tutto ciò sia realizzabile, però,
occorre garantire una serie di servizi: aree di parcheggio attrezzate ubicate
allʼestremità dellʼarea pedonale con infopoint e servite da bus navetta elettrici con
corse frequenti che servono tutta lʼarea pedonale; segnaletiche da collocare nei punti
strategici dellʼingresso della città; garantire a tutti i residenti e ai titolari delle attività
commerciali dellʼarea il transito con pass elettronici e destinare a questi ultimi un
parcheggio per le loro autovetture (si possono ottenere, in base alle attività svolte, dei
permessi autorizzati in orari prestabiliti per il carico e scarico merce).
Vorremmo però ricordare , noi di Reteiblea, che l’Agenda Urbana 2014-2020 offre l’opportunità anche al Comune di Modica di intervenire con la misura 4.6.1 per realizzare infrastrutture e nodi di interscambio finalizzati all’incremento della mobilità collettiva e alla distribuzione ecocompatibile delle merci e relativi sistemi di trasporto.  Bisognerebbe quindi riprendere l’ idea progettuale dello studio dell’ing. Vincenzo Pluchino  al quale nel 1987, la Giunta gli affidò, con delibera n. 1159 del 05.05.1987, l’ incarico: “ Per lo studio di viabilità alternativa a quella precaria esistente per l’attraversamento interno dell’abitato di Modica ai fini dello snellimento del traffico e consentire un funzionale collegamento alla viabilità principale”
A distanza di circa 30 anni dal primo incarico, c’è un progetto che prevede la realizzazione di due gallerie: la prima che si diparte all’altezza del Ponte San Giuliano, realizzando, a monte dello stesso, un ponte parallelo di circa 50 metri lineari, in modo da formare una rotatoria per consentire l’accesso e l’uscita alla galleria che da Via San Giuliano, percorrendo un tratto pianeggiante di 1600 metri lineari, raggiungerebbe lo snodo di Santa Maria, lato destro, salendo, dopo il mulino Roccasalva e che tramite un ulteriore rotatoria di accesso e uscita lato sinistro subito dopo il mulino Roccasalva, consentirebbe, di procedere per un ulteriore tratto in galleria di 800 metri lineari, di raggiungere il terminal parcheggio San Francesco, piazzale Falcone-Borsellino. Due tunnel di circa 2400 metri lineari capaci di costituire un sistema viario alternativo in grado di risolvere radicalmente la viabilità nel centro abitato e lo snellimento del traffico cittadino, salvaguardando in tal modo, la copertura dell’alveo e i palazzi nobiliari di grande valore artistico ed architettonico.
Inoltre le opere così realizzate, costituirebbero le uniche vie di fuga in caso di calamità naturali.
Nei giorni scorsi chi vi scrive ha avuto occasione di parlare con componenti della giunta modicana di tale progetto. Nessuno sembra ricordarlo eppure sarebbe la soluzione di ogni problema. Fatta la galleria corso Umberto sarebbe davvero il salotto della città. Ma siamo sicuri che a Modca vogliono davvero liberarsi del traffico su Corso Umberto. Per inciso solo per progetti come questo della galleria è facile reperire fondi europei.!

di Direttore04 Lug 2019 17:07
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