Dalla stalla alle stelle.

Piccitto si era fatto notare per un certo immobilismo “illuminato”. Meglio far niente che sbagliare e così è andato avanti per 5 anni. E’ vero soldi ne ha spesi tanti, anzi tantissimi, senza risultati visto che l’intenzione era quella di far niente. Ora grazie a Dio il sindaco Cassì, a larghi passi, vuole accorciare le distanze. Non ha idee chiare ma conosce persone e cose e quindi si vanta di circondarsi di collaboratori di grande competenza. Certo non tutte le ciambelle riescono con il buco e qualcosa scappa. Ed ecco che alcuni importanti settori della vita economica della città vengono gestiti in autonomia senza nessuna strategia. D’accordo questa è una mia idea, me ne scuso con lettori e protagonisti ma che ci posso fare sono fatto cosi. Allora intanto c’è la questione beni architettonici monumentali etc. Cassi ci aveva detto che cercava il meglio del meglio. Il direttore della Reggia non era disponibile e ci accontentiamo magari di chi fa il botteghino nei teatri, importanti certo. E allora tutto in mano all’architetto Iacono, ottima persona, ma nel passato non mi ha stupito e dire che ne aveva avuto tutte le possibilità. Forse si era fatto imbrigliare dall’immobilismo Piccittesco. O si dice Piccittiano?. Comunque sempre immobilismo era. Per capire cosa ne penso basta vedere il video. Poi c’è la questione del turismo. Ho lottato per 30 anni per dare una leader ship a Ragusa. Ho lottato contro quelli della Regione che conoscevano solo Palermo e Catania e forse Siracusa. Ho creato il distretto degli iblei miseramente fallito sotto i colpi dei paroloni inutili come “carta di valorizzazione e brand”. Sono trascorsi 5 anni, un milione speso e niente in mano! Ora ho cercato di lottare contro un’associazione, non meglio identificata, ma di sicuro Notocentrica, che ha visto nella nostra buona volontà la giusta spalla economica. E così paghiamo per far andare simpatici esponenti del turismo della Val Di Noto in giro per il mondo alla ricerca di brasiliani, abudabiani (non so come si chiamano loro) cinesi di Shangai che vengano a Ragusa a frotte. Senza pero dimenticare caciocavallo, salsiccia piccante e quanto altro possa soddisfare il palato. Insomma siamo all’anno zero e non basta il MinCulPop.

di Direttore02 Giu 2019 12:06
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