Omicidio Pamela Canzonieri, proseguono le indagini degli inquirenti italiani

La Polizia di Ragusa ha interrogato i due amici italiani di Pamela Canzonieri, la 39nne iblea ragusana uccisa lo scorso 17 novembre a Morro de Sao Paulo, in Brasile.
Fabio Marzovilla e Francesco Martini sono stati ascoltati dal capo della squadra mobile, Antonino Ciavola, per ricostruire le ultime ore della vittima in Brasile prima dell’incontro con Antonio Patricio dos Santos, che ha ammesso di aver ucciso la donna . Fabio Marzovilla, livornese di 50 anni, ha raccontato della sua amicizia con Pamela che durava già da alcuni anni per aver lavorato in diversi ristoranti a Morro de Sao Paolo: è stato lui a ritrovare il corpo della donna nel suo letto dopo che non si era presentata al lavoro per un giorno.
“L’ho trovata con diversi graffi al collo – ha detto l’amico agli inquirenti – e una leggera ferita alla testa. Sicuramente ha avuto una colluttazione col suo assassino”. Fabio Marzovilla ha fatto il viaggio dal Brasile a Ragusa sullo stesso aereo che ha riportato in patria la salma di Pamela, delegato appositamente dalla famiglia Canzonieri. Ed ha partecipato commosso ai funerali.
Uno dei due amici che ha collaborato in Brasile con la Polizia locale ha consegnato al capo della Squadra Mobile il cellulare di Pamela Canzonieri che ha trovato nel suo appartamento. Si tratta del cellulare con scheda brasiliana che Pamela usava di rado. Fabio Marzovilla ha portato in Italia oltre al cellulare, sequestrato dalla Polizia, anche tutti gli effetti personali della donna. Intanto la salma di Pamela si trova ancora all’obitorio dell’ospedale del Maria Paternò Arezzo. Il medico legale Giuseppe Iuvara è in attesa di espletare l’esame autoptico perché bisogna notificare all’unico indagato per l’omicidio di Pamela, Antonio Patricio dos Santos, rinchiuso in carcere, i provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria italiana.

di Leandro Papa02 Dic 2016 15:12
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